EDITORIALE VETERE RADIOMILAINTER / MILANO – Che una rondine non faccia primavera, è cosa risaputa. Prudenza prima di tirare somme, sentenze o conclusioni. Raccontiamo da più di un mese ormai della presenza costante di Ariedo Braida in Brasile, prima a San Paolo, poi a Porto Alegre, e cosi via. La notizia non ci avrebbe fatto drizzare le “antenne”, se il viaggio di aggiornamento del d.s. rossonero fosse durato la canonica settimanina o dieci giorni al massimo, minimo indispensabile per un viaggio di scouting che si rispetti, e che una squadra di un certo livello deve fare con costanza e in modo capillare, per tenere sott'occhio e magari assicurarsi, a costo ancora contenuto, giocatori di talento da inserire in rosa. Fatto sta invece, che siamo qui a raccontare dei suoi viaggi di perlustrazione da ben piu di un mese, e per giunta,
Metro ha segnalato la notizia che lì con lui c'e' pure Mino Raiola, il procuratore italo-olandese che quando si muove non è mai per caso. Come se non bastasse, Raiola non si tira indietro di fronte ai microfoni e dà fiato alle trombe, lasciando ampio spazio a fantasie e sogni a occhi aperti: “Sono in Brasile con Braida per il grande colpo del mercato del Milan”. Il nome su cui cadono i riflettori, se di gran colpo si tratta, è quel Leandro Damiao, attaccante dell'Internacional, da tempo accostato al Milan ma anche alla Juve. Prezzo non troppo contenuto (si parla di circa 18/20 mln).
Ai più attenti non sarà certo sfuggito che il posto da extracomunitario è ancora vacante e a gennaio Galliani e soci sono pronti a riempirlo. Amletico dilemma: attaccante, centrocampista o difensore? Detto dell’unico posto da extracomunitario restante, non è escluso che gli innesti non possano essere due. Un attaccante come sostituto di Cassano, ad interim, e un centrocampista giovane, di corsa, necessario per un reparto che nel 2012 perderà alcuni dei suoi perni. Magari quel Casemiro accostato ad entrambe le milanesi. Riflettiamo meglio, Sherlock Holmes suggerirebbe di fare attenzione ai dettagli, e se è vero come è vero che Galliani ha parlato di un attaccante ma solo in prestito, magari con diritto di riscatto, ecco che quel Tevez ai margini del City potrebbe proprio fare al caso del Milan.
Lo stesso Raiola lascia uno spiraglio ben evidente, affermando che “il prestito dell’argentino al Milan è possibile”. Breve sunto: Tevez in attacco e Casemiro (o magari un outsider) a centrocampo. Un extracomunitario a gennaio potrebbe allora partire, proprio per permettere il doppio colpo. Non sarebbe male.
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