CAMPIONE AI RAGGI X KLOSE PANZER BIANCOCELESTE/ ROMA- L’arrivo di Miroslav Klose – per due maestri degli acquisti 'low cost' come il presidente Lotito e il ds Igli Tare – costituisce il fiore all’occhiello del mercato estivo biancoceleste. L’amicizia tra l’albanese e il tedesco, già compagni di squadra in Germania nel Kaiserslautern, e la possibilità di concludere l’operazione a parametro zero hanno rivestito un ruolo fondamentale ai fini dell’arrivo del 'Panzer' in biancoceleste. Giunto in sordina dal Bayern di Monaco, Klose è stato, in un primo momento, offuscato e oscurato dalla personalità e dall’eccentricità di un altro nuovo acquisto, Djibril Cisse. Il francese, infatti, è stato accolto subito come un re dai tifosi laziali, mentre l’avvento di Miro era sì caldeggiato dalla piazza, ma lambito da pennellate di scetticismo. I 33 anni sulle spalle ed un solo gol all’attivo nell’ultimo campionato teutonico facevano presagire all’avvento del solito giocatore, ormai sul viale del tramonto, in cerca di una vetrina prestigiosa, magari per giocare i prossimi europei. Invece, Klose, a dispetto dei pronostici negativi, ha sorpreso tutti e ha risposto a modo suo: a suon di gol.
RINASCITA– Chiuso da Muller e Gomez in quel di Monaco, Klose chiedeva solo un posto da titolare e la possibilità di giocarsi le sue carte. La Lazio, impegnata in tre competizioni, lo ha accontentato e, almeno per ora, sembra aver azzeccato la mossa. Sei gol in campionato e due in Europa League, senza rigori, per un totale di 5 assist costituiscono il bottino accumulato fin qui dal tedesco nei primi tre mesi italiani. Fulcro del gioco della squadra di mister Reja, Miro ha stupito per forza ed umiltà. Formidabile nel gioco aereo e imprendibile nello scatto, l’attaccante è in grado di coniugare un fisico imponente ad una tecnica sopraffina. Non solo gioca di sponda e fa salire la squadra, ma talvolta si esibisce in spettacolari serpentine palla al piede, cimentandosi anche in fase di non possesso. Oltre a tutto ciò, quello che veramente impressiona del bomber è la capacità di sapersi gestire: nonostante l’età, ha la prontezza di saper affondare il colpo, essendo al posto giusto e al momento giusto. L’arrivo di un campione del suo calibro alla corte di Reja, ha fatto crescere l’autostima all’interno del gruppo, sempre più consapevole dei propri mezzi, diminuendo la 'provincialità' della Lazio. Considerando il suo palmares e i gloriosi trascorsi calcistici, in molti paventavano l’arrivo di un giocatore spocchioso e sopra le linee, insomma una 'prima donna'. Ma Klose non è quello stereotipo di calciatore, avvezzo alla mondanità e all’apparire, e fa del lavoro e dell’umiltà la sua virtù. Con un passato da carpentiere, non desta stupore che, terminati gli allenamenti, il fuoriclasse tedesco aiuti i magazzinieri di Formello a riporre i palloni nelle apposite sacche, nonostante venga invitato a desistere. Leader in campo e fuori, campione nel gioco e negli atteggiamenti, il 'Panzer' si è imposto con veemenza nel panorama calcistico italiano ed internazionale.
DERBY – A Roma il derby si vive tutto l’anno. Vincerlo o perderlo condiziona in modo positivo o negativo l’andamento di una stagione intera, sia per le squadre che per i tifosi. Quello che si è giocata lo scorso 16 ottobre non era una stracittadina qualsiasi. La Lazio, sconfitta le ultime cinque volte, era chiamata a fare risultato e, proprio quando la partita sembrava destinata al pareggio, Klose ha ribaltato le sorti dell’incontro. Tedesco freddo e pacato nella vita di tutti i giorni, Miroslav si è calato alla perfezione in una partita che fa del folklore, passione e popolarità i suoi punti di forza. Il piattone vincente al 93' alla sinistra di Stekelenburg e la scivolata sotto la Nord lo hanno consacrato anche agli occhi del tifoso più dubbioso e qualunquista, tanto che da Miro è stato ribattezzato 'Mito'. Idolo affermato del popolo biancoceleste, ha lanciato la Lazio ai vertici della classifica. Non solo contro la Roma, ma anche il altre occasioni è stato determinante ai fini del risultato.
NAZIONALE – Le eroiche gesta dell’attaccante polacco naturalizzato tedesco hanno raggiunto anche il ct teutonico Joachim Low che non ha esitato a riconfermalo nella rosa della nazionale. Capocannoniere con 8 gol del Girone Adi qualificazione a Euro 2012, largamente vinto dalla nazionale tedesca a punteggio pieno, Klose, oltre a mantenere il posto per le prossime competizioni, ha un altro obiettivo: battere un prestigioso record. Raggiunta quota 63 gol con la maglia della Germania, Miroslav è a sole 5 lunghezze dallo storico primato di Gerd Muller, bomber degli anni ’70, e non ha alcune intenzione di fermarsi.
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