Benetton: dopo le polemiche, crollo in borsa

La campagna shock di Fabrica, scatena le ire di mezzo mondo mentre da mercoledi' il titolo perde in borsa

BENETTON DOPO POLEMICHE CROLLO BORSA/MILANO – “Non importa se bene o male, l'importante è che si parli di me”. Questo è sempre stato un concetto che nel marketing ha fatto discutere e, senza dubbio, Benetton negli anni non ha mai esitato a stupire il mondo (si pensi al sodalizio con il fotografo Oliviero Toscani).

In questo senso, l'ultima campagna della società veneta colpisce nel segno, lasciano però molti perplessi.

Sei fotomontaggi di altrettanti improbabili baci sulla bocca tra persone, quasi tutte di sesso maschile, che nella realtà hanno problemi anche a stringersi la mano, ha portato il nome del terzo gruppo italiano della moda dopo Luxottica e Prada su giornali, siti e tv di tutto il mondo.

Partendo dal Vaticano, indignato per la foto del bacio tra Benedetto XVI e l'imam del Cairo Ahmed Mohamed el-Tayeb e che ha costretto l'azienda veneta prima della fine della giornata a ritirare l'immagine del bacio intraconfessionale. La Santa Sede ha definito il fotomontaggio con Benedetto XVI “lesivo non soltanto della dignità del Papa e della chiesa cattolica, ma anche della sensibilità dei credenti”.

La Segreteria di Stato Vaticana ha inoltre “incaricato i propri legali di intraprendere, in Italia e all'estero, le opportune azioni al fine di impedirne la circolazione, anche attraverso i mass media”. Un'iniziativa senza precedenti, destinata a fallire a fronte di internet e dei media.

Stupisce ancora di più la reazione della Casa Bianca, che ha stigmatizzato, l'uso dell'immagine del presidente Obama per fini commerciali. Il fotomontaggio incriminato è quello del bacio tra Barack Obama e il presidente cinese Hu Jintao.

Si attendono reazioni dalla Corea, nonostante il bacio tra Kim Jong Il e Lee Myung Bak, leader, rispettivamente del Nord e Sud del Paese, dal presidente palestinese Mahmoud Abbas e il premier israeliano Benjamin Natanyahu, Angela Merkel e Nicholas Sarkozy.

Alessandro Benetton, vicepresidente del gruppo, si dice stupito delle reazioni suscitate dalla campagna ideata da Fabrica, la divisione che si occupa della comunicazione di Benetton e che in passato ha firmato le altre famose campagne pubblicitarie.

Intanto il titolo in Borsa crolla: da 3,64 euro di mercoledì, siamo ora a quota 3,22 euro.