Crisi Italia – Anche l'Europa si ferma

Previsioni al ribasso circa la crescita dell'area Euro. Francia e Germania pensano a un'Europa a due velocità

CRISI ITALIA MA L'EUROPA SI FERMA/BRUXELLES – Nuovo allarme della Commissione Ue: la ripresa economica “si e' interrotta”, stando a quanto si legge nelle previsioni economiche d'autunno:  le stime per l'Eurozona sono state riviste al ribasso drasticamente, specialmente sul 2012 su cui atteso a un più 0,5% del Pil nell'area euro, a fronte del più 1,7% atteso sei mesi fa. La Commissione ha sottolineato la necessità di riforme strutturali.

Duro monito per l'Italia: secondo la commissione, l'Italia non centrerà il pareggio di bilancio nel 2013. Bruxelles prevede un aumento del Pil pari allo 0,5% quest'anno, e per il 2012 dello 0,1%, contro le precedenti stime, che prevedevano un aumento dell'1% quest'anno e dell'1,3% nel 2012.
Preoccupano infine i dati sulla produzione industriale italiana, letteralmente crollata. I dati diffusi dall'Istat segnalano un calo pari a -4,8% rispetto al mese precedente, si tratta della peggiore flessione dal dicembre 2008.

Non va meglio in Francia, dove oltre al calo della produzione industriale si registra una grossa crisi a livello bancario, mentre i costi dell'Europa rischiano di rendere “più euroscettici” i francesi, chiamati a un periodo di austerity e aumento di tasse quanto mai poco graditi.

Il rischio euroscetticismo aumenta e a tal proposito la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ammesso la gravità della situazione e ha ventilato l'ipotesi di una “nuova Europa” attraverso un’effettiva modifica dei trattati che permetta la creazione di un'Europa “a due velocità”, che permetta di scaricare i paesi in difficoltà, concedendo loro più tempo per rientrare nei parametri UE.