PAGELLONE/ ROMA- Con una prestazione stellare ed una storica tripletta, Antonio Nocerino si aggiudica la palma di miglior giocatore di giornata. Se la sua gara è da incorniciare, lo stesso non si può dire per Marco Di Vaio. L’attaccante bolognese sembra aver smarrito la via del gol e disputa una partita orribile.
TOP 5
5° Klose (Lazio) – Se il “panzer” biancoceleste non sta vivendo una seconda giovinezza, poco ci manca. La Lazio, orfana di molti titolari, si aggrappa a lui per cercare di impensierire la retroguardia etnea e l’attaccante risponde a modo suo, ovvero a suon di gol. Non solo delizia il pubblico dell’Olimpico con grandi colpi, ma gioca anche per la squadra, ripiegando in fase di non possesso. L’equazione è semplice: quando segna Klose, la Lazio porta a casa punti preziosi. Decisivo. VOTO 7.
4° Zarate (Inter) – Ancora una prestazione positiva per l’argentino interista. Non solo serve l’assist per il momentaneo vantaggio firmato Sneijder, ma va vicino al gol in più di un’occasione. I suoi dribbling, ubriacanti ed efficaci, mettono in seria difficoltà il reparto arretrato atalantino, tanto che la manovra d’attacco meneghina finisce per passare sempre per i suoi piedi. Ispirato e determinato, sta tornando ai fasti degli anni passati. Ritrovato. VOTO 7.
3° Matri (Juventus)– Perno dell’attacco bianconero, il centravanti è l’emblema di questa Juventus prima in classifica. Si muove molto, gioca di sponda, dà profondità alla squadra, cerca con insistenza il tiro e dà una mano in difesa sui calci piazzati. Il suo gol, frutto di una giocata da bomber di razza, permette alla “Vecchia Signora” di portare a casa la vittoria. Anche quando è mal supportato dai compagni, riesce a fare reparto da solo. Riferimento. VOTO 7.
2° Lavezzi (Napoli)– Se il Napoli annichilisce vistosamente la formazione di Guidolin con un secco 2 a 0, il merito è soprattutto del “Pocho”. Pericolo costante per la retroguardia bianconera, con le sue serpentine e i dribbling manda in visibilio tutto il San Paolo. Bravo nel mettere in crisi l’intera fascia sinistra friulana, la facilità con cui salta gli avversari è a tratti imbarazzante. Il gol è la ciliegina sulla torta. Funambolo. VOTO 7,5.
1° Nocerino (Milan) – Impiegato nel ruolo di mezzala sinistra, l’ex palermitano appare particolarmente inspirato già dai primi minuti di gioco. Continuo ed efficace negli inserimenti, non solo si adopera con successo nella fase difensiva, ma si improvvisa anche bomber della serata, trasformando in rete tutti i palloni che tocca. I tre gol messi a segno impreziosiscono una prestazione a dir poco superlativa. Travolgente. VOTO 8.
FLOP 5
5° Vucinic (Juventus)– Conte lo schiera largo a sinistra e lui si accentra sovente per tentare la conclusione. Nell’uno contro uno mette a nudo le incertezze di De Silvestri, ma quando ha la possibilità di chiudere la gara spreca in malo modo tante occasioni nitide. Col passare dei minuti diviene irritante, vuoi per l'inconcludenza sotto porta vuoi per la sufficienza con cui calca il campo di gioco. Appannato. VOTO 5,5.
4° Milito (Inter) – C’era una volta il “Principe”. Spaesato e confuso più di altre volte, la sua partita scade nell’anonimato. Se è vero che fa molto movimento, dando vita ad una gara all’insegna del sacrificio, va detto che quello sceso in campo a Bergamo è il lontano parente del Milito di due anni fa. A pochi minuti dal termine divora clamorosamente il gol del 2 a 1, impattando male il pallone sulla linea di porta atalantina. Pesce fuor d’acqua. VOTO 5.
3° Kharja (Fiorentina)– Il suo apporto alla gara è inesistente. Fatica ad inserirsi nella manovra di gioco viola perché troppo dedito al controllo delle giocate di Pirlo. Fuori misura i suoi suggerimenti per Vargas e Cerci, cerca di riscattarsi nella seconda frazione di gioco. Tocca pochi palloni e quando lo fa l’esito è tragico. La squadra non trae giovamento dalla sua prestazione. Dannoso. VOTO 4,5.
2° Ferronetti (Udinese)– Assorto e impreciso nelle chiusure, il difensore bianconero è in ritardo e distratto negli anticipi. Se è vero che Lavezzi è in stato di grazia, lui non fa nulla per arginarlo, anzi ne favorisce l’ascesa. L’argentino, indisturbato, ringrazia e sigla l’1 a 0. Nell’economia della sconfitta non è esente da responsabilità. Imbarazzante. VOTO 4,5.
1° Di Vaio (Bologna)– Definire la sua gara scialba ed incolore sarebbe fargli un complimento. Del tutto fuori dagli schemi di gioco, non riesce a trovare la via della rete. Ci si accorge di lui solo quando compare il numero 9 sul tabellone luminoso per la sostituzione dei felsinei. Ennesima prestazione sottotono. Inesistente. VOTO 4,5.
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