PAGELLE E TABELLINO MANCHESTER CITY NAPOLI / MANCHESTER (Inghilterra) – Stava per succedere l’imponderabile all’Etihad Stadium di Manchester. Il Napoli ha sofferto lo scotto di un po’ di emozione, ma poi ha iniziato a crederci, ci ha provato e alla fine è riuscito a violare la porta di Hart. Solo un colpo di genio da fermo ( by Kolarov) poteva raddrizzare la situazione che per il Manchester City si era fatta davvero difficile. Grazie ad un’astuta mossa di Mazzarri gli azzurri hanno letteralmente dominato per gran parte del secondo tempo, chiudendo addirittura in attacco una partita che, almeno sulla carta, doveva essere a senso unico. Molto in palla Lavezzi, cinico Cavani, ancora straordinario Maggio. Fra i padroni di casa un monumentale Tourè, un fantastico Silva e un ottimo Dzeko, ma la difesa è da rivedere. Comunque sia, dopo la prestazione di stasera è ufficiale: il Napoli merita a pieno titolo di giocare in Champions League.
MANCHESTER CITY
Hart 6 – Poteva costare carissima la leggerezza che a fine partita stava lanciando a rete gli avversari. Ma è provvidenziale sullo svarione di Kompany, con un salvataggio che gli consente di “recuperare” una prestazione altrimenti mediocre.
Zabaleta 6,5 – Nel primo tempo spinge sulla destra con costanza e determinazione, poi tira un po’ i remi in barca, ma quando il Napoli sale di tono resta comunque piuttosto vigile in fase difensiva.
Kompany 5 – Lungo e parecchio macchinoso, soffre terribilmente le accelerazioni di Lavezzi, che nel primo tempo gli sfugge come una biscia andando poi a stampare la traversa. Poi a due minuti dal termine si dimentica del pallone, lanciando Pandev a tu per tu per il portiere. E se non ci fosse stato Hart…
Lescott 5,5 – Meno lento e lezioso del compagno, è anch'egli parecchio in difficoltà. Cavani si infila dal suo lato, per segnare lo 0-1.
Kolarov 6,5 – Spinta importante ancorchè altalenante sulla sinistra, poi quel gioiello da 25 mt. che spiazza De Sanctis quasi come fosse un rigore. (29’ st Clichy sv)
Yaya Tourè 7 – Una statua, fa impressione soltanto a guardarlo. Catalizza tutti i palloni dei suoi a centrocampo e si propone spesso, con uno strapotere fisico che fa paura. A un certo punto inquadrano lui e Gargano che si contrastano con impeto: un'immagine comica più che agonistica.
Barry 6 – Sarà la presenza imponente di Tourè al suo fianco, ma Barry si vede veramente poco. Comunque prezioso il suo lavoro in mezzo.
Silva 7 – Dopo un paio di stagioni un po' così è tornato il folletto sensazionale che diede un contributo decisivo alla vittoria dell'Europeo 2008 da parte della Spagna. Gli addetti ai lavori ne parlano come se avessero dimenticato di cosa è capace, prende pochissimo la palla ma quando la prende sono dolori per tutti, a destra come a sinistra.
Aguero 5,5 – Sarà il timore reverenziale, ma inizialmente i partenopei appena lo vedono lo stendono senza complimenti. Dopo sono un po' i difensori a prendergli le misure, un po' lui ad eclissarsi dal match.
Nasri 5,5 – Anche lui piuttosto in ombra, il talento è cristallino ma forse se marcato con attenzione va un po' in debito. (29’ st Johnson 6 – Pochi minuti per mettere in campo un po' di brio, poteva entrare prima).
Dzeko 6,5 – Questo centravantone bosniaco è strepitoso nel modo in cui protegge la palla e riparte poi in velocità, nonostante la stazza tutt'altro che minuta. A volte parte come un treno da metà campo e non riesce a prenderlo nessuno. Uno degli attaccanti più completi del pianeta, in questa partita gli manca solo il gol. (35’ st Tevez sv)
All. Mancini 6 – Riesce a riprendere per i capelli una partita che si era messa piuttosto male, e in parte sarebbe stata colpa sua. Il motivo? Non aver saputo controbattere con efficacia alla mossa tattica di Mazzarri, quella che ha cambiato la partita.
NAPOLI
De Sanctis 6 – In un paio di occasioni è molto sicuro nelle uscite e salva parzialmente il risultato, ma poi sulla punizione di Kolarov commette un lieve errore di posizione che a questi livelli può risultare fatale.
Campagnaro 7 – Essenziale, concentrato, mai una delle sue sgroppate fuori posto. Quando gioca così Campagnaro è uno dei migliori difensori italiani, praticamente dalle sue parti Nasri e a volte Aguero non la prendono mai.
Cannavaro 6 – Si lascia imprecare in talune occasioni in cui vuole andare a prendersi il pallone in anticipo a centrocampo, con risultati disastrosi. Per il resto è comunque il leader di un reparto che sicuramente scricchiola ancora un po', ma stasera riesce nell'impresa di non far segnare un solo gol su azione ad una squadra che solitamente ne segna tanti, troppi.
Aronica 6,5 – Ai tifosi napoletani faceva più paura lui di Aguero e Dzeko, invece il soldatino Totò si dimostra un difensore onestissimo, mai impaurito dal blasone degli avversari. Esordire a 33 anni in Champions League gli ha fatto un baffo.
Maggio 7,5 – Negli occhi la straordinaria sgroppata di 70 metri che culmina con un assist perfetto a Cavani, che poi 'mata' il portiere avversario. Nella mente, più precisamente nel subconscio, quei ripiegamenti difensivi e quello spirito di sacrificio che sta imparando con la maturità. Si sente tanto e si vede poco. Fantastico.
Inler 6,5 – Mazzarri ha voluto spendere una fortuna per il suo pupillo, e ha fatto bene. Sono pochissimi i centrali come lui, che sanno contrastare (fenomenale un recupero su Dzeko a metà primo tempo) e poi impostare la manovra con lucidità. Non lo scopriamo certo oggi, a questi livelli però sì.
Gargano 7 – Corre, lotta, recupera palloni senza sprecarne neanche uno, in barba a quello che sembrava il suo difetto congenito. Vuoi vedere che forse ha ragione chi sostiene che, se sgravato da compiti di costruzione del gioco, Gargano è un signor centrocampista?
Zuniga 6,5 – Non affonda quasi mai, ma ha uno spirito di sacrificio encomiabile nel chiudere diverse diagonali importanti. Fa praticamente il terzino aggiunto, e lo fa più che bene.
Hamsik 6,5 – Un altro degli “invisibili”, oggi è poco appariscente ma finchè non entra Dzemaili dà una grande mano al centrocampo. Poi perde un po' la bussola, grida ancora vendetta una palla che il vero Hamsik non sbaglierebbe mai, e invece la tira addosso a Zabaleta.
Lavezzi 7 – Letteralmente scatenato, quando può punta l’uomo e lo salta anche agevolmente. Uno spunto fantastico a metà primo tempo, con il Napoli ancora alle corde, si chiude con un fantastico tiro a giro che si stampa in pieno sulla traversa. Meritava sicuramente miglior sorte, ma è l’azione che dà la scossa ai suoi. Esce a inizio secondo tempo per un infortunio alla caviglia. (12’ st Dzemaili 7 – Il suo ingresso è decisivo, andando a rinforzare il centrocampo ed offre agli azzurri un tocco di imprevedibilità anche in fase offensiva. Da quando entra lui cambia la partita, perchè il Napoli prende in mano le chiavi della mediana).
Cavani 7 – Per larghi tratti non si vede, si può dire che tocchi un solo pallone per tutto l’arco della gara. E’ quello giusto. Tanto basta per definire la prestazione (e il voto) del primo vero centravanti che il Napoli ha avuto da quasi vent’anni a questa parte. (38' st Pandev sv – Poteva diventare un eroe se Hart non lo avesse anticipato a porta vuota).
All. Mazzarri 7,5 – Il Mago Walter è cresciuto, come i suoi ragazzi. Gestisce la partita con il solito impeto ma con una consapevolezza diversa, più “europea”. Al 5' del secondo tempo si fa male Lavezzi. Un allenatore normale fa la normale associazione mentale Lavezzi-Pandev, uno stratega invece mette Dzemaili e rinforza un centrocampo che aveva bisogno di ossigeno. E va a rischiare così di vincere dove quest'anno ancora nessuno è riuscito a vincere. Peccato, all'esordio nell'Europa-che-conta avrebbe meritato sicuramente di più.
Arbitro Eriksson 6,5 – Distribuisce salomonicamente i cartellini, fa giocare quando può e ferma il gioco quando deve. Un arbitro più inglese degli inglesi, ma non perchè sia a favore dei padroni di casa.
MANCHESTER CITY – NAPOLI 1-1
Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Lescott, Kolarov; Yaya Tourè, Barry; Silva (31' st Johnson), Aguero, Nasri; Dzeko (36' st Tevez). A disp.: Pantilimon, Richards, Clichy, Savic, Kolo Tourè. All.: Mancini.
Napoli (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Lavezzi (12' st Dzemaili); Cavani (38' st Pandev). A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dossena,Santana. All.: Mazzarri.
Arbitro: Eriksson (Sve)
Marcatori: 23'st Cavani (N), 29' st Kolarov (M)
Ammoniti: Zabaleta (M); Maggio, Cannavaro, Aronica, Inler (N)
Espulsi: nessuno
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