Editoriale – Ranieri, la scelta di un tifoso non sopportato piu' dai giocatori

Il tecnico, fan giallorosso, si e' dimesso: nel calcio resta un caso raro

EDITORIALE RANIERI TIFOSO / ROMA – La panchina era diventata troppo scottante per un tifoso come lui. Troppo scomoda poi per chi non veniva sopportato da un numeroso gruppo di giocatori e rumorosa parte delle tifoseria. Eccessivamente bollente davanti gli occhi della banche e nuovi (prossimi o presunti?) proprietari americani che da Boston hanno letto dell'ennesima debacle giallorossa a Genova. Una sconfitta esagerata per la rimonta subìta ma talmente pesante e ingiustificabile che ha convinto Ranieri a lasciare l'incarico che fino a qualche mese fa era quello dei sogni. La posizione più ambita e puntata per un romanista doc come lui si è trasformata con il tempo nell'esperienza forse peggiore della sua carriera: dallo scudetto sfiorato solo la scorsa stagione, il campionato attuale riporta la Roma come una delle peggiori squadre per la mancanza di gioco e organizzazione. Una formazione ridicolizzata anche dalle piccole del torneo che ha stravolto i pronostici di agosto in pochissimo tempo: con un Borriello in più, il tricolore doveva essere quasi alla portata…

Le colpe di Ranieri sul campo, dalla formazione iniziale, ai cambi in corso gara restano evidenti così come era palese la mancanza di stima da parte di un gruppo che viveva ancora degli insegnamenti di Spalletti: 'Ranieri è un incapace', ripetevano tra di loro i giocatori in campo e durante le partite.

Gli ultimi mesi di Ranieri a Roma verranno così ricordati anche per i pessimi rapporti con i giocatori simbolo: i litigi con Totti, quelli pubblici con Borrielle e Vucinic, quelli meno raccontati con Pizarro e le frizioni con Adriano. Uno spogliatoio talmente spaccato che ha ricordato quello bollente ai tempi della Juventus, con i veterani, leggi Camoranesi, Del Piero e Trezeguet, capaci di convincere la società a cacciare l'allenatore. A Roma, però, una società delineata e forte ancora non c'è e quindi Ranieri ha preferito anticipare tutti, prendendo una scelta da tifoso ma soprattutto da 'Signore' perchè alle dimissioni nel calcio sono tutti un pò allergici: solo Spalletti (ma già c'era un accordo firmato con lo Zenit) e Giampaolo hanno preso strade simili). Ora spetta a Montella dare lo scossa, in attesa del volo più importante: quello degli americani da Boston.