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Kosta Runjaic: da outsider a protagonista? L’impronta del tecnico nel calcio italiano

La storia di Kosta Runjaic, l’allenatore arrivato in punta di piedi in Serie A come un outsider e intenzionato a lasciare un impatto nel calcio italiano

Kosta Runjaić: da outsider a protagonista? L’impronta del tecnico nel calcio italiano (Calciomercato.it)

Nel calcio, ci sono storie che sorprendono. Quella di Kosta Runjaic è una di queste. Un uomo nato a Vienna, con radici jugoslave, che ha trasformato le squadre con la sua visione e che sta provando a conquistare anche l’Italia, un paese dove il calcio è quasi religione.

Da allenatore, ha saputo prendere squadre in difficoltà e cambiarle. Abbiamo deciso di raccontare il suo viaggio, con un focus sulla carriera che lo ha portato all’Udinese e sulla sorpresa generale di chi non credeva che potesse brillare in Serie A.

Gli inizi di Kosta Runjaic: dalle difficoltà al riscatto

La carriera di Kosta Runjaic non è di certo iniziata sotto i riflettori. Da giovane, sognava di fare il calciatore, ma un infortunio gli ha strappato quel grande desiderio. Ha avuto la forza di non arrendersi, però. Ha quindi preso la panchina come una sfida, iniziando dalle serie minori tedesche.

A Darmstadt, ha mostrato di avere qualcosa di speciale. Ha salvato il club dalla retrocessione e lo ha portato in terza serie, con un gioco semplice ma efficace, fatto di pressing e ripartenze veloci.

Gli inizi di Kosta Runjaic: dalle difficoltà al riscatto (LaPresse) – Calciomercato.it

Il suo talento non è passato inosservato. Al Monaco 1860, anche se per pochi mesi, ha lasciato un segno indelebile, lanciando talenti come Florian Neuhaus, oggi stella del Borussia Mönchengladbach. In un modo o nell’altro, le squadre allenate da Runjaic sembravano trasformarsi, come se avesse il dono di vedere del potenziale nascosto nei ragazzi che allenava. Questa capacità di costruire dal nulla è stata la chiave per i suoi passi successivi.

Runjaic ha evidentemente un occhio speciale per i giovani. Non si limita a insegnare schemi. Si dice che parli con loro, che li motivi davvero, che li faccia sentire molto importanti. Anche a Kaiserslautern ha preso una squadra in crisi e l’ha rimessa in piedi, dando fiducia a ragazzi che sembravano persi. Crede che ogni allenamento possa essere un’occasione per accendere una scintilla.

Il successo in Polonia: il trampolino verso l’Udinese

Il grande salto di Kosta Runjaic è arrivato in Polonia. A Stettino, con il Pogon, ha preso l’ennesima squadra di metà classifica e l’ha trasformata in una protagonista. Non era solo questione di risultati, dato che il suo gioco, intenso e organizzato, ha fatto affezionare i tifosi.

In tre anni, ha portato il Pogoń a lottare per l’Europa, un traguardo che sembrava un sogno impossibile da ottenere. Il suo lavoro, infatti, non poteva passare inosservato. Il Legia Varsavia, uno dei club più prestigiosi della Polonia, lo ha chiamato per alzare trofei. Runjaic non ha deluso: una Coppa di Polonia e una Supercoppa in bacheca.

Perché l’Udinese ha scelto Kosta Runjaic

Quando l’Udinese ha scelto Kosta Runjaic, in molti hanno alzato un sopracciglio. Un allenatore senza esperienza in campionati top, capace di brillare in Serie A? A tutti pareva una scommessa molto azzardata. Eppure, il club friulano aveva visto giusto. Runjaic non era un nome altisonante, ma aveva qualcosa che mancava a molti, ovvero una carriera costruita passo dopo passo, con risultati concreti.

L’Udinese cercava qualcuno che sapesse valorizzare i giovani – una tradizione del club – e Runjaic era un maestro in questo. Cercava un tecnico capace di dare un’identità chiara, e lui aveva dimostrato di poterlo fare, con un calcio intenso e organizzato. Soprattutto, cercava un uomo che non si spaventasse di fronte alle difficoltà. Cosa che fino all’anno prima del suo arrivo si erano palesate sino al rischio retrocessione

Gli scettici pensavano che non sarebbe durato, che la pressione italiana lo avrebbe schiacciato. Invece, Runjaic ha risposto sul campo. Ha valorizzato giovani talenti, come ad esempio Solet e trasformato alcune promesse in certezze come Lucca. Runjaic ha preso le critiche e le ha trasformate in carburante, dimostrando che il talento non ha bisogno di un passaporto famoso.

Claudio Mancini

Giornalista pubblicista abilitato allo svolgimento dell'attività giornalistica per stampa, web, radio e TV a partire dal 2018, con oltre 5 anni di esperienza nel settore presso testate online in qualità di caporedattore, conduttore, opinionista, telecronista e content creator. Nel corso della carriera ho sviluppato una solida conoscenza in ambito giornalistico, soprattutto in campo sportivo oltre a competenze in narrazione multimediale, gestione del social media, ricerca delle fonti e gestione delle dirette, proponendo uno stile narrativo deciso e riconoscibile.

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