L’eliminazione dalla Champions League complica i piani sul mercato: non possono più acquistare, a gennaio solo prestiti
Andare avanti in Champions League non è soltanto questione di prestigio. È noto la grande importanza che la principale competizione europea ha sui bilanci della società: partecipare o no al torneo della coppa dalle grandi orecchie non è un aspetto secondario nella programmazione del mercato e nel budget da destinare agli acquisti.
Anche passare o meno la fase a gironi è fondamentale perché significa poter contare (o non contare) su risorse economiche ingenti. Per conferma chiedere a Newcastle e Milan, le grandi deluse dalla prima fase di Champions: entrambe le società sono uscite dal torneo ed ora devono fare i conti con le mancate entrate.
Calciomercato, senza la Champions solo prestiti
In particolare il Newcastle potrebbe essere costretto a rivedere totalmente la propria programmazione in virtù della mancata qualificazione agli ottavi di Champions, a cui si aggiunge l’esclusione anche dall’Europa League.
Niente soldi europei quindi ed allora, stando a quanto spiega Kieran Maguire, esperto economista, a ‘Football Insider’, niente mercato. O almeno, niente acquisti a titolo definitivo ma soltanto prestiti. È questa la strategia che i Magpies hanno intenzione di adottare per evitare di infrangere le regole del FFP, anche in considerazione dei tanti acquisti fatti nelle ultime sessioni di mercato.
Una batosta quindi per i tifosi del Newcastle che sognavano ulteriori grandi investimenti per vedere ulteriormente rinforzare la squadra di Howe e sperare di poter risalire la classifica (ora sono settimi) e puntare ad una stagione da vertice.