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Mercato

Calciomercato Milan, l’appello dalla Francia: “Vorrei giocare in rossonero”

Milan, parole d’amore per il club rossonero provenienti dalla Francia: “Vorrei giocare lì: è la mia ambizione”

Il padre certamente è stato un personaggio che ha scritto la storia, del calcio e non solo. Perché George Weah con il Milan è stato il primo (e unico) Pallone d’Oro nato in Africa, ha vinto, ha segnato e ha saputo conquistare i tifosi del diavolo. Ora, la storia, la sta scrivendo come presidente del suo paese. Nel suo piccolo, intanto, il terzogenito di George, Timothy, sta provando a ripercorrere le orme del padre.

Maldini e Pioli © LaPresse

Lo farà con una nazionale diversa, perché Timothy ha già esordito con la maglia degli Stati Uniti e nel frattempo sta provando a farsi largo al Lille. Proprio quel club che con il Milan ha rapporti ottimi e dove i rossoneri stanno guardando anche per accaparrarsi possibili rinforzi per la prossima stagione. Perché Botman e Renato Sanches (al primo posto tra i papabili eredi di Kessie) piacciono e non poco a Maldini e Massara, ma nel frattempo da Lille arrivano parole d’amore pronunciate proprio da Weah jr.

Milan, Weah jr: “Mia ambizione giocare in rossonero”

“Il calcio italiano è appassionante, ci sono club di alto livello. Magari non è più al top come la Premier League, ma mi piacerebbe giocare un giorno in Italia” ha raccontato Timothy a ‘La Gazzetta dello Sport’. Magari proprio al Milan: “Sono focalizzato sul Lille, giocheremo gli ottavi di Champions contro il Chelsea e sarà emozionante – ha affermato – Ma il Milan fa parte della storia della mia famiglia e la mia ambizione è sempre stata quella di giocare un giorno in un campionato importante come quello italiano e in particolare nel Milan come ha fatto mio padre”.

Timothy Weah © LaPresse

Nel club rossonero, l’attaccante classe 2000 nato a Brooklyn e in possesso di quattro passaporti (Liberia, Giamaica, Stati Uniti e Francia) ha tanti amici con cui è in contatto: “Il Milan è una bella squadra. Parlo spesso con Mike Maignan, che mi racconta di come si trova benissimo in città, nella squadra e con i tifosi. In più parlo anche con Leao e Tomori, sono due amici”. Chissà allora che un giorno Timothy non possa davvero ripercorrere le orme del padre. L’appello è stato lanciato, dovrà essere lui in campo a meritarsi l’interesse e magari una chiamata da parte dell’ex compagno di papà George, Paolo Maldini.

Andrea Gariboldi

Classe 1991, giornalista pubblicista, il mio cuore è diviso a metà tra la Brianza e la Maremma, ma adoro seguire il calcio a qualsiasi latitudine venga giocato

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