Victor Osimhen non basta al Napoli per colmare il gap con la Juventus: la sfida tra i due club è alla resa dei conti
Napoli-Juventus non è mai una partite come le altre. E’ l’incontro di due filosofie di gioco e di intendere il calcio completamente diverse. Lo aveva chiarito Luciano Spalletti in una delle conferenze pre-gara del match contro i bianconeri. Ma è la storia a confermare questa tesi.
Al Diego Armando Maradona va in scena la 27a giornata di campionato, con Napoli e Juventus che concorrono per lo stesso obiettivo, ma partono da una base di punti completamente diversa. Massimiliano Allegri, in conferenza, dice che servono 13 punti per conquistare l’accesso in Champions. Al club azzurro ne servono almeno il doppio per raggiungere il quarto posto.
Il gap tra gli azzurri (40 punti) e i bianconeri (57) non è delineato solo dalla classifica, bensì dai…conti personali. La differenza è abissale, nonostante il rinnovo di Victor Osimhen annunciato qualche mese fa.
Aurelio De Laurentiis ha da poco trovato l’accordo economico per adeguare il contratto di Victor Osimhen, facendolo diventare il giocatore più pagato della Serie A. Si tratta di un passaggio fondamentale per entrambi le parti, poiché è stata inserita nel nuovo documento una clausola che permetterà al Napoli l’incasso di circa 130 milioni di euro in caso di cessione dell’attaccante.
Il prossimo passo sarà quello di formalizzare il rinnovo di Kvaratskhelia. Il giocatore ha un ingaggio decisamente basso rispetto a quanto dimostrato in questo anno e mezzo in Italia. Il georgiano è seguito anche dai migliori club stranieri e il presidente azzurro avrà bisogno di blindarlo. Tutto rimandato alla prossima stagione.
Così, il secondo azzurro più pagato è Zielinski (3.5 milioni a stagione); subito dietro c’è Politano (3.2) fresco di rinnovo; il capitano Di Lorenzo è fuori dal podio con 3 milioni a stagione, mentre il calciatore con l’ingaggio meno oneroso è Gollini (percepisce circa 800 mila euro), secondo portiere del Napoli. Il totale del monte ingaggi del Napoli è di circa 50 milioni di euro e la differenza con la Juventus è notevole: ballano almeno 20 milioni.
Se Pogba non avesse avuto i problemi con l’antidoping, ad oggi percepirebbe 8 milioni di euro a stagione e peserebbe di gran lunga sulle tasche del club. Senza lo stipendio del francese, sospeso immediatamente dopo la positività ai controlli post Udinese-Juventus, la formazione bianconera ha il monte ingaggi pari a 70 milioni di euro.
I più pagati della rosa, secondo DAZN, risultano essere Rabiot e Vlahovic, entrambi con un contratto da 7 milioni di euro. Sul gradino più basso del podio c’è Szczesny (6.5 milioni); al quarto posto Alex Sandro (6), mentre alle sue spalle ci sono Chiesa e Bremer (contratto da 5 milioni per entrambi). Il monte ingaggi della Juventus è pari a circa 72 milioni di euro, oltre venti milioni in più a quelli del Napoli.
Dunque, il match tra le due formazioni è anche uno scontro economico. Il bilancio sempre in ordine, la visione oculata della gestione De Laurentiis, contro la potenza, il blasone e la ricchezza – anche storica – della società gestita da Elkann.
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