Le dichiarazioni in conferenza stampa dell’allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida di campionato al Meazza contro il Sassuolo
L’Inter ha ritrovato il successo e il sorriso all’esordio stagionale in Champions League in casa dell’Ajax, scacciando via le avvisaglie di crisi dopo le due sconfitte consecutive con Juventus e Udinese.
Cristian Chivu vuole riprendere il passo anche in campionato nel match casalingo di domani sera contro il Sassuolo, con l’allenatore nerazzurro che come di consueto è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di San Siro.
Sulle condizioni di Lautaro Martinez: “Si è allenato con noi e si è messo a disposizione. Un capitano deve far questo, che capisce i momenti non semplici della squadra. Non si è mai tirato indietro: mercoledì non riusciva a camminare, ma si è messo comunque a disposizione. Sono sicuro al 100% che sarebbe entrato in campo se ce ne fosse stato bisogno. Oggi stava meglio dopo le terapie dei giorni scorsi, si è allenato con il gruppo e domani sarà disponibile. Martinez tra i pali? Vi dico soltanto che un Martinez domani giocherà…“, la battuta di Chivu sul possibile utilizzo anche del portiere spagnolo dal 1′ al posto di Sommer.
Sulle critiche dopo le sconfitte: “Il rumore dei nemici fa parte del gioco, fa comodo ed è sempre stato d’attualità fin dal mio arrivo. Però io ho mille cose a cui pensare… Io tiro avanti per la mia strada e non guardo in faccia nessuno. A marzo tutto il mondo parlava di questa squadra, poi qualcuno si è approfittato di qualche disgrazia. Capisco le delusioni, ma l’Inter era una squadra della madonna l’anno scorso. Ho una rosa e dei ragazzi di qualità: tutto questo mi fare stare tranquillo”.
Chivu elogia Pio Esposito, in grande evidenza contro l’Ajax e che potrebbe essere riconfermato al fianco di Thuram: “Ha qualità, fame e cattiveria, è consapevole dove si trova. Mi piace come si allena ogni giorno, ma come Pio lo fanno anche Bonny, Lautaro e Thuram. Mi fa piacere avere a disposizione quattro attaccanti di questo calibro. Pio lo conosco bene, era maturo già a 13 anni, è eccezionale. Il posto qua se l’è meritato, senza che fossi io a incidere nello specifico. Tutti gli vogliono bene nello spogliatoio”.
Sulle scelte di formazione: “Non parlo di vecchi e nuovi, anche perché so dove volete arrivare. Io mi baso sempre sulla meritocrazia, come ho già detto in altre occasioni. Non solo quando scelgo i primi undici: sono più importanti i cambi, le cinque sostituzioni spostano l’andamento della partita. È successo contro la Juve dove l’abbiamo ribaltata con i cambi, poi purtroppo è finita come è finita”.
Sul mancato utilizzo finora di Luis Henrique e Diouf: “Le partite che abbiamo giocato finora non ci hanno permesso di fare un certo tipo di cambio. Mi prendo tutta la responsabilità, nelle partite precedenti non rientravano in ciò che vedevo utile per la squadra. Prima i poi giocheranno e meritano di stare in questo gruppo“.
Calhanoglu è tornato a essere determinante: “Aveva bisogno di ritmo, l’apporto che dà in mezzo al campo è fondamentale. Anche Bisseck e Frattesi hanno avuto dei problemi, dovevano smaltire degli infortuni. Presto anche loro ci faranno una grande mano”.
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