L’ultimo mercato estivo del club nerazzurro non ha convinto i tifosi e gli addetti ai lavori: dura critica all’operato della società
Il mercato dell’Inter si chiude con l’avvicendamento tra Pavard e Akanji nelle retroguardia di Chivu. Colpo a sorpresa per il club vicecampione d’Europa, che nelle ultimissime ore della finestra estiva ha chiuso per l’arrivo del nazionale svizzero.
Di conseguenza si è registrata la cessione di Pavard, non più centrale nei piani dell’Inter e con lo stesso giocatore desideroso di cambiare aria. Il francese tornerà in patria e ripartirà quindi dal Marsiglia: operazione in prestito con opzione di riscatto, stessa formula utilizzata per l’arrivo di Akanji.
Un grande ex come Beppe Bergomi è rimasto comunque perplesso sulle mosse della dirigenza nerazzurra dopo le delusioni dell’ultima stagione: “L’Inter è la stessa squadra dell’anno scorso. A parte Akanjii, ha fatto mercato con cinque Under 23. Tutte buone riserve, ma non ha toccato nulla nell’undici iniziale – le sue parole a ‘Radio Rai’ – Quando si trova di fronte squadre fisiche e organizzate, vengono fuori le solite problematiche di una squadra che non ha giocatori da uno contro uno. Ha una difesa brava nelle letture, però se viene attaccata in velocità va in difficoltà”.
Bergomi prosegue nella sua analisi e prevede una stagione non semplice per l’Inter: “Chivu dovrà lavorare soprattutto sulla testa di questi ragazzi, rimotivarli a voler stare in sofferenza per stare sempre in alto. Credo sarà l’anno più difficile per l’Inter”.
Lo ‘Zio’ ed ex capitano torna sul mercato: “L’Inter ha un centrocampo da tre numeri 10 e ha fatto grandi cose. Ma era una squadra che necessitava di un difensore veloce, di un centrocampista forte fisicamente come Kone della Roma e un attaccante da uno contro uno come Lookman. Invece è stato fatto un mercato diverso, la squadra è stata rinforzata nelle riserve però non sono andati a incidere sui titolari. Ed è la squadra con un’età media tra le più alte del campionato. Ci voleva un po’ più di coraggio“.
Bergomi conclude senza peli sulla lingua e boccia le operazioni dell’Inter: “Sarebbe stato necessario avere il coraggio di cambiarla tutta squadra dopo 4 anni bellissimi, dove Inzaghi è stato meraviglioso. Ha un gioco a una squadra che non è mai stata la più forte, ma è sempre stata la più brava e questa bravura l’ha portata a essere in alto in tutte le competizioni. Invece hanno cercato di essere conservativi”.
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