L’operato del DG bianconero continua ad essere sotto stretta osservazione: il verdetto è praticamente senza appello
In mezzo a tante difficoltà, frenato da diverse cessioni che si stanno sbloccando solo in questi ultimi giorni, il mercato della Juventus finora stenta a decollare. Se è vero che la cessione di Douglas Luiz potrebbe regalare interessanti spazi di manovra per rinforzare il centrocampo, ancora tutta in divenire la questione sugli esterni e in attacco.
Da una parte la possibile cessione di Nico Gonzalez, dall’altro il nodo legato a Dusan Vlahovic. Due situazioni che, se non sbloccate in tempi relativamente brevi, rischiano di bloccare in maniera definitiva le chances di mettere le mani su due obiettivi concreti in entrata: Zhegrova e Kolo Muani. Incastri ancora tutti da trovare, insomma, mentre il fattore tempo comincia a pendere come una spada di Damocle.
Il divario rispetto alle prime della classe – almeno allo stato attuale della situazione – non sembra essere stato colmato. Il Napoli galvanizzato da un mercato scintillante e l’Inter che sta abbinando fisicità e brio all’ossatura che ha portato i nerazzurri in finale di Champions League sembrano avere qualcosa in più.
Il tutto senza trascurare il Milan il vantaggio di non giocare le Coppe. A dispetto della fragorosa sconfitta interna contro la Cremonese, i rossoneri stanno calamitando consensi tra chi vede nel mercato di Tare un oculato mix. I soldi ricavati dalle cessioni (quelle di Reijnders, Thiaw e Theo Hernandez su tutti) hanno garantito al DS del Milan liquidità importanti.
Tra chi sostiene che il ‘Diavolo’ avrebbe potuto dirottare una parte più consistente del budget a sua disposizione per rinforzare specifici reparti e chi invece crede che il lavoro del Milan sia superiore a quello di altre squadre, come la Juventus, il dibattito è aperto. A propendere per la seconda frangia è Graziano Carugo Campi che, esternando il suo scetticismo sull’operato di Comolli, lo ha così messo a confronto con le mosse di Tare. Di seguito il contenuto del tweet di Campi:
“Leggo che Comolli sta lavorando bene. Se dobbiamo creare hype intorno a lui come fatto con Giuntoli un anno fa, è vero. Guardate cosa ha fatto Tare al Milan, e rivedete il vostro metro di giudizio: quello è il modo di lavorare bene“.
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