L’ex capitano dell’Inter ha parlato del nuovo corso e del ribaltone sulla panchina nerazzurra dopo la disfatta nella finale di Champions
L’Inter riparte da Chivu dopo il divorzio da Simone Inzaghi e la tremenda delusione nella finalissima di Champions League per mano del Paris Saint-Germain.
Cristian Chivu è stato ufficializzato lunedì dal club vicecampione d’Europa e nel pomeriggio ad Appiano Gentile ha diretto il suo primo allenamento alla guida della prima squadra. Per il tecnico rumeno di tratta di un ritorno all’Inter dopo le esperienza da calciatore (fu uno dei protagonisti del ‘Triplete’ con Mourinho) e alla guida della Primavera dove ha messo in bacheca uno scudetto.
“Chivu ha fatto la storia dell’Inter: siamo orgogliosi, felici e soddisfatti di questa scelta. L’obiettivo resta lo stesso perché un club come l’Inter deve sempre puntare alla vittoria”, le parole del presidente Beppe Marotta che ha benedetto così l’arrivo dell’ex tecnico del Parma.
Sulla decisione di affidarsi a Chivu per il dopo Inzaghi si è espresso anche un ex bandiera dell’Inter come Beppe Bergomi: “Quello che abbiamo visto con Simone Inzaghi non lo abbiamo mai visto nella storia nerazzurra, però era arrivato il momento di cambiare“, sottolinea lo ‘Zio’ alla domanda dell’inviato di Calciomercato.it a margine della presentazione del libro di Vito Cozzoli alla Galleria Rizzoli di Milano.
Bergomi prosegue sul ribaltone in panchina: “Per quello che ci ha fatto vedere, Fabregas era la prima scelta della dirigenza. Però non sono a conoscenza del perché non siano riusciti a concludere. La scelta di Chivu comunque mi piace, è una persona di valore. E non fatevi ingannare: è un buono ma ha grande carattere”.
Sulla rosa e il mercato per la nuova Inter di Chivu: “Inzaghi non aveva a disposizione la squadra più forte, la narrazione delle due squadre non regge e lo dico da quattro anni. Il senso di appartenenza è fondamentale e lo zoccolo duro di italiano può fare la differenza. Chivu giocava col 4-3-3, però il Parma subiva troppi gol e così è passato al 3-5-2. A Milano però devi vincere e non salvarti: devi imporre il tuo gioco o si può anche cambiare sistema di gioco. L’Inter ha già preso Luis Henrique che è bravo nel saltare l’uomo ma se sul mercato prendi un attaccante veloce, un centrocampista fisico e un difensore rapido puoi anche metterti a quattro”, spiega Bergomi.
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