Il tecnico giallorosso allena per l’ultima volta nel suo stadio: in panchina tutti presenti, anche glli infortunati come Pellegrini. Targa d’addio anche per Hummels
Che sarebbe stata, e sarà, una serata particolare lo sapevamo. Oltre Roma-Milan, oltre la classifica e la corsa europea che può anche dire tutto, c’è un mondo di emozioni e brividi targati Claudio Ranieri. Per il mister, ormai leggenda giallorossa, è una serata particolare, speciale, perché è la sua ultima partita all’Olimpico, davanti al suo popolo. Che oggi gli sta tributando un omaggio degno di una leggenda.
Alla sua 500esima panchina in Serie A, la coreografia meravigliosa della Curva Sud. Per metà, quella lato Tevere, il nome gigante di Claudio Ranieri in giallo su rosso. L’altra metà invece a colori invertiti con il vecchio logo ‘ASR’, insieme allo striscione “Un grande condottiero, un romanista vero”. Uno spettacolo incredibile preceduto dalla standing ovation quasi assordante alla lettura delle formazioni. E poi una serie di striscioni anche in tribuna Tevere: “Grazie per sempre Claudio Ranieri”. Una serie di emozioni che hanno fatto ‘crollare’ anche il più composto e serio degli uomini, con il mister che non è riuscito a trattenere la commozione. Era impossibile. Poi lo striscione anche in Nord: “In questo calcio non c’è paragone, con chi della Roma ha onorato stemma e nome. Lote a te, mr Ranieri”. E ancora in Tevere: “Gloria eterna ai romanisti veri… Grazie Mr Ranieri!”
Un Olimpico di festa con 68100 spettatori, un record storico rispetto alla capienza di questo stadio che supera quello di Roma-Feyenoord della stagione 2023/24. E in panchina tutti presentissimi, anche gli infortunati come Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini, che si è operato appena due giorni fa in Finlandia. Senza contare i vip sugli spalti, da Battista a Verdone e Venditti, passando per il sindaco Roberto Gualtieri e ovviamente il vicepresidente del club giallorosso Ryan Friedkin. E ovviamente la persona più importante per Claudio, ovvero la moglie Rosanna con tutta la famiglia. Da segnalare nel pregara anche la maglia e la targa celebrativa, consegnata da Ghisolfi a Hummels con il numerio 645 ovvero le sue partite in carriera. Anche il tedesco infatti lascerà la Roma, anzi proprio il calcio giocato, in modo da tornare in Germania e stare vicino ai figli.
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