Vigilia dello scontro Champions tra Lazio e Juventus: le dichiarazioni in conferenza stampa dell’allenatore bianconero
Match da dentro o fuori per la Juventus domani pomeriggio in casa della Lazio, nell’anticipo della 36° giornata del campionato di Serie A.
Lo scontro Champions dell’Olimpico è di fondamentale importanza per la corsa al quarto posto, con le due squadre appaiate in classifica insieme alla Roma. Le dichiarazioni di Igor Tudor in conferenza stampa alla vigilia della sfida: “È stata una bella settimana, ci siamo preparati bene e abbiamo fiducia nei nostri mezzi. A Bologna abbiamo fatto una buona prestazione, in tutte le sue componenti. Serve avere una certa mentalità, l’obiettivo è sempre quello”, esordisce l’allenatore croato.
Sull’importanza del match per la qualificazione in Champions League: “Sento la parola finale da sette giornate, è un giochetto da parte vostra… Ci sono ancora 9 punti a disposizione, ma questa è la più importante delle tre perché è la prima. Dobbiamo tirare fuori tutto: ho visto una squadra vogliosa di finire bene questo campionato“.
Tudor domani ritrova Vlahovic, tra i convocati ci sarà inoltre Gatti anche se ancora non al meglio. Sempre fuori Kelly e Koopmeiners, oltre a Cambiaso e allo squalificato Yildiz. “Dusan sta bene, ha fatto tutta la settimana con il gruppo. Gatti ha svolto una piccola parte con la squadra, lo portiamo con noi e poi vediamo”.
Sul tribolato addio l’anno scorso alla Lazio: “Affrontiamo una squadra forte, con qualità diverse rispetto al Bologna. Sono esperti e negli anni hanno costruito un’identità. Del mio passato alla Lazio non ho mai parlato: abbiamo preso una squadra in difficoltà, facendo un grande lavoro. Ho preso la decisione di andare via e auguro a tutti il meglio”, spiega Tudor.
Cosa serve alla Juve per tornare a vincere? “È una domanda che riguarda il futuro e non rispondo – sottolinea il tecnico croato – Potrei anche rispondere in maniera positiva, però sono focalizzato al momento solo sul presente”.
Un bilancio finora della sua esperienza alla guida della Juventus: “Un allenatore non è mai contento e io non lo sono. Uno non deve accontentarsi mai, è una regola che insegna lo sport. Vedo una squadra in crescita, i ragazzi stanno dando tutto in campo. Pensiamo di essere forti, però le convinzioni non bastano e le parole alle volte diventano fumo. Bisogna prepararsi bene e dimostrare in campo”, conclude Tudor.
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