Conte torna sul pareggio contro l’Inter: “Una mezza delusione. Contro la Fiorentina c’è Gilmour”

Le parole di Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia del big match al Maradona contro la squadra di Palladino

Gli azzurri si apprestano a disputare un incontro importante per le sorti della propria stagione. Il Napoli arriva contro la Fiorentina dopo quattro pareggi e una sconfitta. Eppure l’entusiasmo collettivo, dopo il pari contro l’Inter, è ben saldo e si è riacceso grazie alla rete di Philip Billing, acquisto invernale arrivato proprio al posto di Folorunsho, ceduto alla Viola.

La settimana è stata condita da notizie di mercato, specialmente sul rinnovo annunciato di Olivera e quelli ancora da completare su Anguissa e Meret. Per il centrocampista, il Napoli conta di esercitare l’opzione presente nel suo contratto, rinnovando automaticamente per due anni le prestazioni del camerunense. Ma la volontà è quella di allungare ulteriormente e migliorare lo stipendio del tesserato.

Cosa è cambiato in settimana dopo le parole post Napoli-Inter: “Non è cambiato nulla. Cosa avrebbe dovuto cambiare? Ci siamo allenati con la stessa voglia e intensità. Le parole se le porta via il vento, servono i fatti. Ci siamo allenati nella giusta maniera, dando il massimo. L’ambizione dev’essere sempre figlia del lavoro. Sicuramente dopo aver fatto una partita importante contro l’Inter, squadra da battere, ci ha fatto piacere. Se andiamo a confrontare le gare di andata e ritorno, nonostante i due pareggi, sono state differenti”

Su Napoli-Fiorentina: “L’obiettivo è rendere entusiasti i tifosi. Per un vincente, un pareggio può essere una mezza delusione. Anche contro l’Inter. Nella mia forma mentis, il pareggio è una mezza sconfitta. Dobbiamo cercare di ottenere sempre i tre punti. Dobbiamo lavorare sempre di più, recuperare gli infortunati e avere la possibilità di fare scelte”

Sulla visita a Scampia: “Non sono il tipico allenatore che finisce l’allenamento e va a casa. Se vado a casa è continuare a lavorare. Abbiamo bisogno di staccare e calarci nella realtà in cui lavoriamo, perché penso che ci aiuta a capire alcune dinamiche dell’ambiente e che si riversano in campo lavorativo. Napoli è una città che offre tanto e cerco di viverla, con tutta la sua storia, dinamiche. Così come stare a contatto col popolo napoletano ti fa capire tante sfaccettature”

La percezione del tifoso: “L’unica cosa che sento dire al tifoso è la parola grazie. Per me è importante, perché il lavoro è apprezzato dal tifoso e dalla città. Anche persone di una certa età ci ringraziano. Penso che questo sia la cosa più importante: trasferire la passione che ci stiamo mettendo. Mi fa piacere perché Napoli apprezza le ore di lavoro”

Sul Napoli che segna poco, ma crea tanto: “Quando parlo di costruire le squadre, strutture vincenti, bisogna fare step. Quando si parla di Napoli che non ha fatto tanti gol e si va a vedere le statistiche della rosa della squadra, si nota che non si ha un curriculum di giocatori con tanti gol sui piedi. Non possiamo inventarceli. L’Inter ha fatto 19 gol su calci da fermo, significa anche tanti punti. Quando si creano strutture di squadre vincenti, piano piano vanno messi questi ingredienti”

Le condizioni di McTominay e il centrocampo contro la Fiorentina: parla Conte

Come sta McTominay e su Gilmour: “Scott ha avuto un sovraccarico. Ha avuto un paio di giorni in cui si è allenato di meno rispetto agli altri. Abbiamo altre 24 ore per prendere una decisione insieme al ragazzo. Per le ultime undici partite sono stato chiaro con i calciatori: gioca chi merita. Non ci sono crediti. Gilmour ha fatto bene contro l’Inter, giocherà contro la Fiorentina. Chi sta fuori cercherà di farmi cambiare idea”

Sullo stato d’animo: “Se pensate che a 24 ore prima di una partita vengo qui e scherzo, non sono quel tipo di allenatore. Forse se faccio la conferenza a 48 ore dalla partita, ho un altro mood. Cerco di portare concentrazione su me stesso e sull’ambiente”

Sulla Fiorentina: “La Fiorentina è forte, ha fatto un ottimo mercato a gennaio. Non poco tempo fa ha battuto l’Inter e darà filo da torcere, dobbiamo essere pronti. Passeggiate di salute non ce ne saranno. Dobbiamo andare al di là degli ostacoli”

Che Napoli aspettarsi: “E’ un Napoli da tante conoscenze. Abbiamo fatto di necessità le nostre virtù. Abbiamo conoscenze che ci possono sopperire momenti di difficoltà. Fa sorridere quanto vedo stilare i sistemi di gioco, perché tutto è opinabile. Il calcio di oggi non prevede un sistema di gioco. Ma magari ce ne sono due, tra difesa e attacco. Il Napoli è migliorato tanto”

Sulle modifiche a centrocampo: “Quando cambi qualcosa, si fa per due motivi: o perché non sei convinto, o per necessità. Io cerco sempre di trovare la soluzione migliore per la squadra. Magari nella mia idea ci sarebbe un’altra idea di calcio. Con la pazienza vanno modellate e costruite le cose. Le partite vanno sempre giudicate nella globalità del match”