Il futuro della Juventus tra il destino di Allegri, quello di Chiesa e Rabiot: un mercato all’insegna del risparmio ma non solo
Un mercato di basso profilo, ma certamente più movimentato di quello della scorsa estate. La Juventus deve risolvere diversi dubbi da qui all’inizio della prossima stagione con il primo e più importante che riguarda Allegri e il futuro dell’allenatore che sembra ormai lontano dal club bianconero.
Antonio Barillà, giornalista de La Stampa, ne ha parlato a Ti Amo Calciomercato su TvPlay, tracciando quella che secondo lui potrà essere la strategia della società in vista della campagna trasferimento del prossimo anno: “Il percorso di ricostruzione economica non può prescindere da sacrifici. Sarà una ricostruzione faticosa, con dei momenti difficili come quello che si sta vivendo attualmente, ma con obiettivi ben precisi e priorità ben tracciate: risistemare i conti, mantenere una posizione d’élite nel calcio e tornare vincenti il prima possibile. Con i giovani lanciati, con i campioni mantenuti e con l’autofinanziamento sarà un mercato di basso profilo, ma non con un unico acquisto come quest’anno, la Juventus tornerà sempre più competitiva”.
Ovviamente spazio anche ad alcuni nodi da risolvere in campo, come quello relativo a Federico Chiesa: “È un patrimonio della Juventus, ma la situazione rinnovo è delicata. Se prolunga, è giusto che Chiesa rimanga al centro del progetto, altrimenti si andrebbe incontro ad una cessione. Allegri un problema per lui? Non può esserlo per nessuno: credo che Chiesa tornerà se stesso a prescindere dall’allenatore e dal club in cui giocherà. Per altri calciatori occorre inquadrarli nei rispettivi problemi. Credo che il mercato della Juve sarà di autofinanziamento: passerà poco da cessioni importante e molto da quelle di giovani provenienti anche dalla Next-Gen”.
Barillà si sofferma poi anche su un altro calciatore che vede il suo futuro in bilico: Adrien Rabiot, in scadenza di contratto a fine stagione.
“Il suo contratto è molto pesante, la Juve ha il monte ingaggi più alto della Serie A. Il futuro di Rabiot credo dipenda da quello di Allegri. Il suo futuro è vero che può essere deciso con calma, ma la Juve deve muoversi perché il centrocampo è un reparto delicato e la Juve ha perso anche Fagioli e Pogba: in caso di addio anche di Rabiot, servirebbero investimenti importanti”.
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