Sembra essere finita definitivamente tra la Salernitana e Boulaye Dia: quale futuro per l’attaccante senegalese
Quella della Salernitana è tutt’altro che una rosa senza spine: nei giorni scorsi un nuovo caso legato a Boulaye Dia, con inevitabili ripercussioni anche in chiave calciomercato.
Non solo l’ultimo posto in classifica e una retrocessione che di partita in partita sembra essere sempre più vicina. La Salernitana deve fare i conti anche col caso Boulaye Dia, scoppiato nel post partita della trasferta di Udine dove la squadra granata ha conquistato un pareggio che ha addolcito poco gli animi. In terra friulana l’attaccante senegalese è stato escluso dall’undici titolare e a fine partita il tecnico Fabio Liverani ha svelato che il giocatore ex Villarreal si sarebbe rifiutato di entrare a gara in corso.
Una dichiarazione, quella del tecnico granata, che ha riacceso la polemica a Salerno: era già accaduto a inizio stagione, quando l’allora direttore sportivo Morgan De Sanctis svelò un retroscena di mercato legato a una offerta “irricevibile” formulata dal Wolverhampton nelle ultime ore della finestra estiva di trasferimenti e che comportò un “mal di pancia” dell’attaccante, lo scorso anno autore di 16 gol in Serie A.
Nei giorni scorsi il presidente Danilo Iervolino ha fatto capolino al centro sportivo Mary Rosy, dove ha incontrato squadra e allenatore per cercare di risollevare gli animi in vista del finale di stagione.
Dopo aver assistito all’allenamento pomeridiano, ha incontrato Boulaye Dia che ha iniziato ad allenarsi separatamente dal gruppo squadra. Una decisione forte quella del club granata che – in questo modo – ha deliberatamente rinunciato al suo miglior giocatore, ma non solo. La fine definitiva dell’idillio con l’attaccante senegalese rischia di avere anche ritorsioni sul mercato.
L’attaccante classe ’96 stato riscattato per 15 milioni di euro la scorsa estate e ha un contratto fino al 2026. Al di là di come finirà la stagione della Salernitana, è difficile immaginare una permanenza di Dia, soprattutto in caso di retrocessione in Serie B. Spetterà al direttore generale Walter Sabatini trovare la miglior soluzione per giocatore e club. Certamente, la stagione che si avvia verso la fine ha fatto calare drasticamente il valore del giocatore che rischia concretamente di essere ceduto a una cifra inferiore a quella immaginata la scorsa estate dalla proprietà, quando la richiesta minima partiva da 30 milioni di euro.
Una possibile opportunità di mercato per le squadre di Serie A (e non solo) che si erano mostrate interessate al giocatore, in particolar modo Milan e Fiorentina che potrebbero così tornare all’assalto di Dia, accontentando giocatore e club che ne detiene il cartellino.
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