Pioli si gode l’attacco, ma la testa è già altrove: “Come una finale”

Le dichiarazioni del tecnico rossonero al termine del match di San Siro, vinto contro la Sampdoria. Ecco le sue parole

Il Milan ritrova il sorriso, la vittoria e i gol dei suoi attaccanti. Stefano Pioli può così gioire per la prestazione della sua squadra, che si è imposta contro la Sampdoria con un netto 5 a 1.

E’ davvero ciò che serviva per provare a dimenticare l’eliminazione dalla Champions League per mano dell’Inter e per riprendere la corsa verso l’Europa che conta: “Siamo stati bravi a segnare subito e quando abbiamo spazi, diventiamo pericolosi – ammette Pioli in conferenza stampa -. Abbiamo fatto una prestazione giusta, dopo la grande amarezza di martedì. Dovevamo sfruttare questa occasione per buttarci alle spalle quella delusione, che però ci rimarrà dentro per tanto tempo ancora”.

Contro l’Inter sono venute a mancare le giocate degli attaccanti. Ma a Rafael Leao, arrivato al match di ritorno in una condizione non ottimale, era difficile chiedere di più, e il rimpianto inevitabilmente c’è ancora: “Per lui perdere 7-10 giorni di lavoro è stato un problema, visto che gioca sullo strappo. La partita prima non era certo in condizioni ottimali“, ma Pioli, stasera, prova a sorridere grazie soprattuto a Olivier Giroud: “La tripletta gli darà fiducia e motivazioni, anche se non gli sono mai mancate durante tutta la stagione. Gioca e lavora sempre tantissimo per la squadra. Sono contento, inoltre anche per Brahim Diaz”.

Milan, Pioli volta pagina: “Finché la matematica non ci condanna”

Il Milan grazie ai suoi uomini offensivi ha ritrovato dunque la vittoria. L’Inter, come appare evidente, è un ricordo ancora vivo, ma si sta provando a voltare pagina.

La testa adesso, deve andare chiaramente alla prossima partita, quella contro la Juventus, che vale davvero tanto: “Bisogna prepararla come se fosse una finale – ammette Pioli -. L’obiettivo è andare in Champions e abbiamo una settimana piena per lavorare alla partita, cercando la strategia migliore per un match così importante. Finché la matematica non ci condanna proveremo ad arrivare tra le prime quattro”.