Quante volte #Inzaghiout è stato uno degli hashtag più usati su Twitter, soprattutto a inizio stagione? Eppure, Simone Inzaghi non si è mai fatto distrarre e ha lavorato sodo per recuperare la fiducia di società e tifosi
È arrivato tra lo scetticismo. È rimasto tra lo scetticismo. Lo scetticismo di chi non lo vedeva da Inter, di chi lo vedeva solo come “l’uomo delle Coppe”, di chi ancora lo incolpa per lo scudetto non vinto (o perso, a seconda dei punti di vista) lo scorso anno.
Eppure Simone Inzaghi non ha mai mollato e non ha mai fatto un passo indietro. Si è messo a disposizione della società, nonostante le difficoltà economiche e l’impossibilità di fare chissà quale mercato. Certo, è stato anche accontentato da Zhang che ha acquistato Joaquin Correa, ha fatto arrivare in prestito Felipe Caicedo lo scorso anno e Francesco Acerbi questo, gli ha riportato Romelu Lukaku. L’eredità raccolta da Inzaghi non era semplice, arrivando sulla panchina dell’Inter dopo un certo Antonio Conte.
Simone Inzaghi ha sbagliato delle partite, ha dimostrato quali sono i suoi limiti ma allo stesso tempo si è messo a lavorare per migliorare, se stesso e la squadra. Per portare sempre più trofei nella bacheca nerazzurra. Quest’anno non ha iniziato benissimo il campionato. La vittoria arrancata alla prima giornata contro il Lecce e la maledizione degli scontri diretti. Sconfitta contro Lazio, Milan, Roma e Juventus prima di vincere il primo scontro diretto, contro l’Atalanta, all’ultima giornata pre Mondiale.
Al ritorno dal Mondiale, l’Inter ha cambiato il senso di marcia. Lautaro Martinez, campione del Mondo con la sua Argentina, è tornato con una carica diversa e incontenibile. L’Inter, alla prima giornata post Mondiale ha vinto lo scontro diretto contenendo a San Siro il Napoli capolista. Nove partite fino ad ora in tutte le competizioni. Sette vittorie, una sconfitta contro l’Empoli e un pareggio contro il Monza che ancora brucia, per quel gol in realtà regolare non concesso ad Acerbi.
In queste nove partite, quattro vittorie sono arrivate contro delle big. Una con il Napoli, già citata, una contro l’Atalanta in Coppa Italia, ma soprattutto il doppio derby contro il Milan nel giro di due settimane e mezzo (3-0 in Supercoppa e 1-0 in campionato).
Insomma, Simone Inzaghi è passato dal non vincere neanche un big match… Al vincerli tutti! L’Inter sa che è difficile recuperare i punti che la distanziano dal Napoli in campionato, ancora più difficile dopo aver inciampato contro Empoli e Monza. Ma finché la matematica lo permette, i nerazzurri non hanno intenzione di mollare. L’Inter sa che, al momento, è l’unica squadra che può dare del filo da torcere all’organico di Spalletti e ha ancora nel mirino lo scudetto.
Ovviamente, il tricolore non è l’unico obiettivo. Perché la doppia sfida contro il Porto in Champions League è difficile, ma l’Inter ha già superato uno dei gironi più complicati (Barcellona, Bayern Monaco e Viktoria Plzen). E allora, per l’uomo delle Coppe, è lecito sognare i quarti di finale.
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