Il tecnico giallorosso in conferenza stampa dopo la partita persa contro i francesi con tre rigori sbagliati di fila
La Roma perde la prima partita in Europa League contro il Lille. Uno 0-1 incredibile per certi versi visti i tre rigori sbagliati in serie da Dovbyk e Soulé, ma che accende più di qualche campanello d’allarme.
Nel postpartita Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa, partendo anche dalla questione rigoristi: “Dovbyk è un potenziale rigorista come Soulé e Pellegrini. Rivedendo il passato hanno già tirato dei rigori, quindi viene sicuramente deciso prima”.
Ha usato parole positive, ma la Roma ha sbagliato tecnicamente ma anche tatticamente. Cosa non ha funzionato nella partita? “La gara ci ha messo in difficoltà di prendere gol subito, le difficoltà maggiori le abbiamo avute lì in uscite, perché loro hanno creato i maggiori pericoli dove perdevamo palla noi. Facevamo più errori tecnici del solito, sicuramente per merito del Lille, ma anche noi li abbiamo fatti sbagliare però lo abbiamo sfruttato meno. I rigori fanno pensare diversamente, il Lille è una squadra veloce e rapida, con uomini capaci di saltare l’uomo con velocità ma abbiamo battagliato fino alla fine. Siamo cresciuto nel secondo tempo, poi abbiamo corso dei rischi ma non si è mai demoralizzata. Quell’episodio poi pesa molto sul risultato”.
La Roma ha difficoltà a creare occasioni. Aveva mai visto una cosa del genere come quella dei tre rigori? “Penso neanche voi l’avevate mai visto. Un episodio rarissimo, magari si sono visti tre rigori sbagliati ma non lo stesso. È un segno, è andata così. Dispiace, era una occasione unica ripetere due rigori. Dobbiamo prendere quanto di buono abbiamo fatto, non è stato tutto negativo. Se avessimo segnato il rigore si sarebbero dette altre cose. Una partita aperta, in Europa ci sono più ribaltamenti da una parte e dall’altra, negli spazi devi alzare la qualità per essere vincenti altrimenti fai più fatica”.
Ferguson e Dovbyk spaesati. “Se Dovbyk avesse segnato su rigore magari dicevate che era rinato. Lui è entrato e ha fatto buone cose sulla profondità. Ferguson è stato fuori tanto, deve ritrovare condizioni e capacità di sprintare, gli manca un po’ di potenza, sulle palle mezze e mezze. Forse ha bisogno solo di più tempo”.
Come mai non riesce ancora a epsrimersi Wesley? “Sì, sbaglia cose molto semplici a volte o fa delle scelte di uscire in modo molto rischioso in mezzo al traffico. Ma in generale è sempre propositivo, c’è sempre, dà sempre spinta. Sicuramente non ha ancora trovato qualità e sicurezza, ma è giovane, giocando può crescere, è sempre presente e continuo e per noi è già qualcosa di buono”.
Avete valutato l’eventualità di tornare al falso nueve magari con El Shaarawy? O ha già deciso di puntare sulla staffetta Ferguson-Dovbyk? “Non è solo la staffetta Ferguson-Dovbyk, io in attacco utilizzo sempre 4-5 giocatori o anche 6. Una cosa abituale che mi ha sempre dato ottime risposte”.
Seconda sconfitta casalinga in stagione. C’è qualcosa che manca? “Le partite sono tutte toste, in casa e fuori. Chiaramente perdere in casa con il nostro pubblico fa sempre più male. Guardando la partita, è stata equilibrata, aperta, potevamo pareggiarla o vincerla noi. In Europa è così, la differenza la fa il dettaglio”.
In assenza di Dybala avete valutato di ritornare a giocare con il falso nueve? “Il mister ha diverse soluzioni. Abbiamo opzioni diverse di partita in partita, anche in base all’avversario.”
Secondo te la Roma ha equilibrio? “Si, abbiamo dimostrato di subire poco. Qualche gol ci sta subirlo ogni tanto, ma penso che siamo solidi. Siamo equilibrati in tutti i reparti. Meglio se non c’è, ma ogni tanto una battuta d’arresto ci può stare, potevamo pareggiarla nel finale. Dobbiamo continuare sulla nostra strada e migliorare partita dopo partita”.
Come state fisicamente? “Fisicamente bene, adesso con il clima più fresco sarà più facile recuperare, c’è stato molto caldo ultimamente”.
Vi siete detti qualcosa dei rigori? “Non sono ancora andato nello spogliatoio”.
All’intervallo il mister ha detto qualcosa? “Si, che la partita era ancora aperta e di continuare a pressare per fare gol”.
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