La squadra di Conte recrimina dopo il ko contro il Milan. Fanno discutere le decisioni di Piccinini e Sozza a Cagliari e Torino
In attesa dei due posticipi di oggi, la quinta giornata del campionato di Serie A ha già regalato tantissimi episodi da moviola. Ancora una volta a far discutere sono i tocchi di mano, punibili e non punibili. Ma anche le scelte dei registi televisivi di non mandare in onda i replay di possibili falli da rigore in Juve-Atalanta e in Cagliari-Inter.
All’Unipol Domus’ l’arbitro Piccinini lascia correre su un intervento di Luperto ai danni di Thuram in area rossoblu. Il difensore dei sardi non tocca mai il pallone e il centravanti nerazzurro va a terra dopo un contatto tra le due ginocchia. L’impressione è che non sia abbastanza per decretare il penalty, ma non sono state riproposte immagini per valutare meglio.
All’Allianz Stadium’ Sozza fa bene ad espellere De Roon per doppia ammonizione e non concedere rigore sul contatto tra Ahanor e Vlahovic. Non c’è il corner da cui scaturisce il pareggio della Juventus, ma il Var non può intervenire. Tocco di gomito di Zappacosta in area atalantina identico a quello di Joao Mario una settimana fa contro il Verona. Nessun replay e nessuna moviola ne parla ma recependo le indicazioni di Rocchi è giusto far proseguire.
Giusto il rigore assegnato al Napoli, ma a Chiffi serve il Var per cambiare il colore del cartellino da giallo a rosso: fallo non genuino di Estupinian su Di Lorenzo con chiara occasione da gol. I partenopei ne reclamano altri due: il contatto tra Modric e Anguissa sembra lieve per concedere la massima punizione. Rischia molto di più Tomori su McTominay: il rossonero colpisce l’avversario sulla coscia e non sul piede, il Var lascia all’arbitro di campo il giudizio sull’entità del contatto.
Due penalty chiesti anche dal Pisa contro la Fiorentina per due tocchi di mano: mai punibile quello di Pongracic che è lungo il corpo, braccio in posizione innaturale invece di Fazzini che però viene spinto alle spalle da Tramoni. Segna Meister, ma c’è un tocco col gomito nell’immediatezza della rete. Così come per Orban in Roma-Verona.
Due rigori concessi e entrambi tolti dopo revisione Var da Perenzoni in Sassuolo-Udinese: nel primo caso le immagini non chiariscono del tutto chi arriva prima sul pallone tra Laurentie e Zaniolo. Un po’ forzato parlare di chiaro ed evidente errore. Nel secondo Walukiewicz tocca il pallone prima del piede di Solet, che per altro accentua troppo la caduta.
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