Lo sfogo totale del padre dell’ex stellina bianconera nei confronti della dirigenza accusata per le scelte di mercato e le modalità
La Juve dopo cinque giornate non ha ancora convinto, nonostante la classifica che resta buona. Sono 11 i punti, da imbattuta come Atalanta e Cremonese, a -1 dal trio in vetta composto da Milan, Napoli e Roma. Ma la squadra di Tudor, dopo le prime tre vittorie abbastastanza incoraggianti con Parma, Genoa e Inter, è incappata in due pareggi di fila con Verona e Atalanta. E stanno sorgendo dubbi su alcune mosse di mercato, il centrocampo corto e i tempi lunghi per le cessioni.
In quel senso i bianconeri hanno cercato ancora una volta di sfruttare anche il vivaio, vedi Mbangula, solo l’ultimo di una lunga serie di giocatori diventati importanti lontano da Torino. Matias Soulé ce l’abbiamo ancora in Serie A e sta crescendo sempre di più alla Roma. L’altro è invece Dean Huijsen, che in un anno è stato ceduto al Bournemouth in Premier a 15 milioni più bonus e poi lo ha acquistato subito il Real Madrid. A 20 anni lo spagnolo di origini olandesi è protagonista con il club più prestigioso al mondo, pagato oquasi 60 milioni di euro.
Una cessione che ha fatto storcere il naso a parecchi tifosi e addetti ai lavori decisa da Giuntoli e Motta, ma che ha creato ‘scompensi’ a suo tempo anche allo stesso Huijsen e alla famiglia. Il papà Donny ha raccontato quei giorni in un’intervista a ‘Tuttosport’: “È stato un vero shock. Non ci potevamo credere, ci siamo rimasti di sasso. Male, troppo male. Un giorno nero. Bruttissimo. Un fulmine a ciel sereno. Ma perché? Ci chiedevamo senza poter comprendere i motivi della separazione forzata. Dean stava a meraviglia a Torino, parla benissimo italiano, era apprezzato e ben voluto da tutti. Dallo staff ai compagni di squadra, da tutto il mondo Juve fino al magazziniere”.
Donny Huijsen spiega ancora: “Giuntoli è stato categorico e Motta brutale quando gli hanno detto che non avrebbe più fatto parte del progetto e che doveva andarsene, che non aveva più il permesso di allenarsi con la prima squadra. Giuntoli e Motta non sono propriamente da annoverare tra i miei migliori amici…”
Huijsen senior parla poi dell’approdo al Real: “Lo volevano tante “big” del calcio europeo (Chelsea, Liverpool, Bayern, Borussia Dortmund, Arsenal, Tottenham, Newcastle United, ecc.) ma lui ha declinato garbatamente ogni offerta aspettando che arrivasse “quella” squadra, il “team” dei suoi sogni, il più grande e più affascinante: il Real Madrid”.
Poi sul rapporto con Kenan Yildiz: “Sono tuttora molto amici, hanno legato subito nelle giovanili della Juve. Si sentono praticamente ogni giorno al telefono. Hanno creato una chat di gruppo, c’è anche il bosniaco Tarik Muharemović ora al Sassuolo. Stanno già cominciando gli sfottò in vista di Real Madrid-Juventus del prossimo 23 ottobre in Champions…” Infine sugli obiettivi a breve termine: “È umile, non corre dietro alle ragazze, ma è concentratissimo sulla sua professione ed è anche molto ambizioso. Oltre a sognare il Golden Boy quest’anno, lui vuole vincere possibilmente tutto: Liga, Champions, Supercoppa e Copa del Rey con il Real Madrid e la Coppa del Mondo con la Spagna…”
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