Dopo il Manchester City un’altra big storica rischia grosso in seguito a importanti violazioni del regolamento
Un vecchio proverbio dice che l’erba del vicino è sempre più verde. A pronunciarlo ad esempio è la Serie A, il calcio italiano in generale, e gli appassionati nel nostro Paese. Il vicino invece sono i campionati esteri, più che altro la Premier League ma non solo. Va detto però che, anche se in misura magari inferiore, anche nelle altre federazioni accadono molto spesso vicende clamorose e poco edificanti. In Spagna il Barcellona è stato molto spesso al centro per questioni di bilancio, con l’impossibilità addirittura di registrare in lista per la Liga calciatori appena acquistati. Senza contare poi il caso Negreira.
Non è stata e non è tuttora immacolata neanche la Premier League, presa come modello e metro di paragone per tanti aspetti. Dopo la questione Manchester City, che nonostante le decine di irregolarità riscontrate è in attesa di un verdetto definitivo, in Inghilterra oggi è scoppiato il caso Chelsea. Come riporta ‘The Guardian’, i Blues sono stati colpiti da 74 capi d’accusa relativi a presunte violazioni del regolamento sugli agenti da parte della Federcalcio.
La FA ha affermato che la condotta a cui si riferiscono le accuse abbraccia un periodo compreso tra il 2009 e il 2022, quando il club era di proprietà del miliardario russo Roman Abramovich, e si riferisce principalmente a eventi accaduti tra le stagioni 2010-11 e 2015-16.
A tal proposito è già arrivato anche il commento dello stesso club londinese con un comunicato: “Il Chelsea FC è lieto di confermare che il suo impegno con la FA in merito a questioni auto-segnalate dal club sta giungendo a conclusione. Il gruppo proprietario del club ha completato l’acquisto del club il 30 maggio 2022. Durante un’accurata due diligence prima del completamento dell’acquisto, il gruppo proprietario è venuto a conoscenza di una rendicontazione finanziaria potenzialmente incompleta relativa a transazioni storiche e ad altre potenziali violazioni delle regole della FA. Subito dopo il completamento dell’acquisto, il club ha auto-segnalato queste questioni a tutte le autorità di regolamentazione competenti, inclusa la FA”.
Il Chelsea ha quindi sottolineato più volte di aver collaborato in maniera totale e trasparente con gli organi competenti e con la FA per risolvere la vicenda nella maniera più rapida possibile. Nel 2023 i Blues avevano concordato una risoluzione con l’organo di governo del calcio europeo per pagare 8,57 milioni di sterline dopo aver ammesso una “rendicontazione finanziaria incompleta” durante il regime di Abramovich, accusato di aver utilizzato conti offshore per decine di milioni di sterline per effettuare dei pagamenti. La UEFA ha dichiarato di essere stata contattata “proattivamente” con le informazioni dal nuovo gruppo proprietario del Chelsea.
Secondo il ‘Daily Mirror’, al Chelsea sono stati concessi otto giorni di tempo per rispondere dopo essere stato accusato dalla Federcalcio di aver violato le regole relative al pagamento degli agenti per i trasferimenti e alla proprietà di terzi. E per questo rischierebbe addirittura dei punti di penalizzazione.
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