All’Al Hilal è spuntato un vero e proprio caso, con la possibile risoluzione contrattuale per giusta causa
Il calciomercato si è chiuso solo pochi giorni fa, ma di situazioni spinose e potenzialmente molto importanti ce ne sono ancora diverse. Questioni che vanno addirittura risolte presso la Fifa e che comportano delle azioni legali dopo le trattative saltate nell’ultima settimana. E parliamo tra l’altro di un nome abbastanza ‘pesante’ sul panorama internazionale, accostato a lungo anche alla nostra Serie A.
Al centro del caos c’è Marco Leonardo, che dopo aver trascorso praticamente tutta la giornata di martedì in attesa di un accordo per tornare in Brasile, al San Paolo, in prestito per quattro mesi, sta ora lavorando dietro le quinte, insieme ai suoi rappresentanti e avvocati sulla possibilità di chiedere una risoluzione per giusta causa all’Al Hilal, allenato da Simone Inzaghi.
A raccontare la situazione l’edizione brasiliana di ‘Espn’: in base all’interpretazione del regolamento FIFA, infatti, lo staff dell’attaccante brasiliano ritiene di essere tutelato da una teoria legale ben precisa. Ovvero: se non è tesserato nel campionato locale (in questo caso la Saudi Pro League), il giocatore, soprattutto se giovane straniero, può intraprendere un’azione legale contro il club stesso per essere liberato, poiché “verrebbe privato dello svolgimento della sua principale funzione professionale”. Marcos Leonardo infatti è stato escluso dalla lista per il campionato dall’Al Hilal a causa delle regole imposte dalla federazione sui giovani arabi da inserire.
Parliamo di una questione abbastanza delicata che comporterà inevitabilmente un braccio di ferro importante tra il giocatore – nel 2023 a un passo dalla Roma prima di passare al Benfica – e l’Al Hilal. Le parti stanno studiando le prossime azioni e nei prossimi giorni sono attesi nuovi sviluppi. Nel frattempo Marcos Leonardo, già tornato a Riyadh, si allenerà normalmente con il gruppo di mister Simone Inzaghi e rispetterà le disposizioni interne.
Con il permesso del suo club, il brasiliano si è recato a San Paolo nei giorni scorsi per trattare la firma con il Tricolor di Hernan Crespo. E nel frattempo ha respinto tutte le altre offerte arrivate sulla sua scrivania, soprattutto dal campionato del suo paese. Il suo obiettivo era chiaro.
Se alla fine dovesse procedere con la sua strategia iniziale e ottenere quindi lo svincolo dall’Al Hilal, l’attaccante sarebbe libero di firmare con qualsiasi altra squadra e potrebbe persino essere tesserato in Brasile. Questo perché, se ciò dovesse accadere, la partenza sarebbe per giusta causa: la FIFA consente la registrazione tardiva presso enti affiliati (in questo caso la CBF) per i giocatori coinvolti in questo tipo di dinamiche, a differenza di quanto avverrebbe con una risoluzione consensuale.
Tra l’altro, Anche in caso di partenza per giusta causa, il brasiliano, capocannoniere al Mondiale per Club negli Stati Uniti, avrebbe diritto a ricevere praticamente l’intero importo del contratto firmato lo scorso anno con l’Al Hilal, ovvero quasi 20 milioni di euro per le restanti quattro stagioni (5 all’anno). Per evitare il rischio di perdere il giocatore, l’Al Hilal può ora optare per un prestito in Arabia Saudita o per un trasferimento in un mercato ancora aperto, come Qatar, Russia o Turchia. Sempre che il calciatore accetti, ovviamente. Una gatta da pelare per Simone Inzaghi, soprattutto se dovesse restare.
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