Leoni a scuola di Van Dijk: come giocherebbe nel Liverpool

Sul difensore del Parma c’è il forte interesse del club inglese, che potrebbe accontentare le richieste dei ducali

Il Liverpool punta Giovanni Leoni. Uno dei più promettenti giovani del nostro calcio potrebbe fare le valigie nel corso di questa sessione di mercato, con queste ultime settimane che potrebbero rivelarsi decisive.

Il Parma ha fino ad ora resistito ai tentativi per il classe 2006, che resta sempre nei radar dell’Inter, ma la richiesta crociata, pari a 40 milioni, potrebbe essere soddisfatta dalla società inglese, che nel corso di questo mercato ha già speso oltre 250 milioni di euro. I ‘Reds’ però stanno sondando con attenzione il terreno per cercare un difensore centrale. Slot al momento può contare sui perni Van Dijk e Konate, mentre Gomez e il giovane Rhys Williams sono alle prese con alcuni problemi fisici. Tanto è vero che nel corso di alcune amichevoli, il tecnico olandese è stato costretto ad adattare Tsimikas a centrale difensivo.

Leoni e il Liverpool, ecco perché piace tanto

Ecco perché il club inglese può puntare forte su Leoni. Vi abbiamo raccontato come il Liverpool sarebbe pronto ad accontentare le richieste emiliane, proprio perché apprezza tantissimo il giocatore.

Il ragazzo ha mostrato grandi qualità in Serie A. Ottime abilità in marcatura, fisico straordinario e capacità di giocare in uno contro uno con avversari di grande livello. Mirabile in questo senso è stata la prova contro il Napoli, in cui ha letteralmente annullato Romelu Lukaku. E siamo certi che in casa Liverpool quella gara abbia contribuito a far crescere gli apprezzamenti per il giovane difensore italiano.

Alla luce anche del rinnovo di Konate (scadenza 2026) che non arriva, il piano dei ‘Reds’ potrebbe essere quello di costruirsi in casa l’erede del francese con un anno di anticipo sulla scadenza. Giocare al fianco di Van Dijk o dello stesso Konate sarebbe un apprendistato eccellente per Leoni, apprezzato per le sue qualità che potrebbero ben sposarsi con il 4-2-3-1 di Slot, dove la linea difensiva è sempre piuttosto alta e i centrali si ritrovano spesso in uno contro uno.  In quest’ottica le capacità fisiche e di anticipo del giovane italiano potrebbero essere decisamente utili all’allenatore olandese.