Novità dalla Cina: l’ex dirigente del club nerazzurro è stato condannato dal tribunale dello Hubei. Il punto della situazione
Ormai da più di un anno l‘Inter è nelle mani di Oaktree. Con il fondo, per il club nerazzurro è cominciata una vera e propria nuova era, ben lontana da quella cinese.
Gli effetti si sono ovviamente visti subito sul calciomercato, con Beppe Marotta, diventato presidente, che ha dovuto cambiare strategie. La scorsa estate, gli acquisti di Taremi e Zielinski, ultimati prima del fallimento di Suning, non sarebbero certamente andati in porto. Oggi si punta sui giovani: prendere calciatori il cui valore possa crescere è la linea guida. Niente più parametri zero, dunque.
Ma i tifosi, in questa calda estate, sono tornati a sognare in grande, con il possibile acquisto di Ademola Lookman. Gli introiti derivanti dal cammino in Champions League e dal Mondiale per club possono dunque, finalmente, permettere all’Inter di fare investimenti di questo genere.
La strada intrapresa da Oaktree, che ha deciso di dare fiducia a Beppe Marotta e a Piero Ausilio, appare dunque quella giusta. Ovviamente, poi, sarà il campo a dirci se è davvero così. Il passato, rappresentato dalla famiglia Suning, è dunque ormai alle spalle.
Nelle ultime ore, però, si è tornati a parlare della vecchia proprietà nerazzurra. E’ accaduto perché, come riporta l’agenzia di stampa France-Presse, la Cina ha condannato due ex dirigenti della sua Federazione calcistica a oltre dieci anni di reclusione.
Uno di questi è Liu Jun, ex numero della Chinese Super League, chiamato a scontare undici anni di carcere e a pagare una multa da 1,1 milioni di Yuan, circa 132mila euro.
La sentenza – come si può leggere su Calcio e Finanza – è arrivata da un tribunale della provincia centrale dello Hubei. Condanna a dieci anni e mezzo e un’ammenda da 700.000 Yuan (circa 84mila euro), invece, per Wang Xiaping, ex responsabile della commissione disciplinare della Federazione calcistica cinese.
Coloro che sono dotati di buona memoria, però, avranno certamente ricordato Liu Jun, che in passato è stato presidente di Jiangsu Suning, oltre che Amministratore delegato ad interim dell’Inter nel 2016. La nomina era arrivata, in sostituzione di Bolingbroke, immediatamente dopo l’acquisto del club da parte del gruppo Suning. Le indagini hanno avuto inizio due anni fa e Liu Jun, così come Wang Xiaping, è accusato di aver accettato tangenti
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