La società rischia ancora in maniera importante il proprio futuro dopo una lunghissima stagione
La stagione appena trascorsa è stata senza dubbio lunghissima e faticosissima per tante società. A partire dall’Inter, che ha vissuto un’annata da 62 partite tra Serie A, Supercoppa Italiana persa in finale, Coppa Italia persa in semifinale, Champions League sfumata con la batosta in finale per mano del PSG e Mondiale per Club concluso agli ottavi contro il Fluminense.
Ora le ferie per i calciatori nerazzurri che torneranno in campo per la preparazione ovviamente con un po’ di ritardo rispetto agli altri club di Serie A che stanno cominciando il ritiro già in questi giorni. Discorso simile per la Juventus, che ovviamente ha giocato molte partite in meno. Una stagione interminabile non solo per le big della massima divisione, ma anche in altre categorie come la Serie C e soprattutto la B. Il caos Brescia ha scombinato tutte le carte, costringendo al rinvio il playout che avrebbe deciso la terza retrocessa.
È successo un po’ di tutto, tra penalizzazioni, classifica cambiata, ricorsi (respinti) e tutto il resto. Dall’incredibile scivolone in terza serie la Sampdoria si è salvata in qualche modo, ripescata per il playout poi vinto meritatamente sul campo contro la Salernitana che invece è scesa in C. Col Frosinone che invece ha esultato per la salvezza diretta. Ma per i blucerchiati i guai non sono assolutamente finiti, al contrario potrebbero essere solo all’inizio.
La situazione in casa Samp è tesissima, sia all’interno che all’esterno con i continui striscioni da parte dei tifosi verso la proprietà e il presidente Matteo Manfredi. Al momento i doriani non hanno neanche l’allenatore, ma il punto è proprio legato alla questione economica che ne mette a fortissimo rischio il futuro e la sopravvivenza. Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, la promozione che era nei programmi della società per ripagare i vari debiti (ristrutturati) e obblighi non è arrivata e si è aperto così un potenziale baratro. Nonostante l’ufficializzazione del ritiro dal 22 luglio al 1 agosto a Ponte di Legno.
Il direttore sportivo Andrea Mancini ha un budget da 100mila euro per il tecnico e per questo potrebbe optare per una soluzione interna come Lombardo-Gregucci o Donati. Il monte ingaggi deve passare da 23 milioni ad almeno 15 ma non è semplice. Perché si tratta di giocatori importanti, molto complicati da piazzare soprattutto nel breve termine. E poi la Samp deve ancora versare quasi 9 milioni in obblighi di riscatto tra cui quelli al Como per Bellemo, Ghidotti e Ioannou e anche per Tutino al Cosenza. Se entro il 31 luglio non rispetterà questi obblighi, la Sampdoria oltre a perdere i calciatori andrebbe incontro pure a una penalizzazione in classifica. Serviranno quindi risorse in tempi rapidissimi, magari con un investitore esterno come Joseph Tey.
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