Il tecnico livornese non vede l’ora di tornare in panchina. Le ultime sul Milan e sul futuro della Nazionale italiana
Max Allegri si è ripreso tutto quello che era suo. Fallito il progetto Motta, fallito soprattutto il progetto Giuntoli che un anno fa, di questi tempi, stava già pianificando la nuova Juve senza di lui.
Non a sua insaputa, però, come appurato dalla sua reazione furiosa dopo la vittoria della Coppa Italia. Aveva invece saputo già tutto, e molto prima ovviamente.
Dopo un anno da disoccupato, ma senza il problema di arrivare a fine mese, Allegri freme dalla voglia di tornare in panchina. Dove? Non in Arabia, rifiutata pure di recente perché l’ambizione è quella di rimanere nel calcio che conta. Se possibile, in Serie A.
L’aspirazione massima è rappresentata dal Milan, allenato già per quattro anni e mezzo con la conquista di Scudetto e Supercoppa italiana. Ma i rossoneri, nello specifico Furlani, ancora non hanno sciolto le riserve sul post Conceicao. In verità anche sul nuovo Ds, anche se Paratici appare in netta pole.
A proposito della pista Milan, il suo mentore Giovanni Galeone ha sorprendente chiuso all’ipotesi di un ritorno a Milanello del suo figlio adottivo Allegri.
Le sue dichiarazioni a ‘Radio Kiss Kiss’ vanno registrate ma prese un po’ con le pinze. Sembrano infatti un tentativo di placare le voci, in un momento decisivo per il futuro prossimo dello stesso Allegri. Meglio, insomma, non dar troppo fastidio al Milan, proprio ora che deve scegliere il nuovo allenatore.
“Ho sentito Allegri al telefono – ha detto Galeone, dando forse più di un indizio sul nome del mandante – e mi ha detto che non andrà al Milan. Non ha avuto alcun contatto con i rossoneri”.
Allegri è comunque un nome spendibile anche per altre panchine importanti. Per la Roma, per esempio, come per la più importante di tutte: quella della Nazionale italiana, con Spalletti tornato pesantemente in discussione – al bar e sui social – dopo l’eliminazione dalla Nations League.
Nella diretta di TV Play, il nostro Riccardo Meloni ha indossato i panni di Galeone ‘sponsorizzando’ proprio Allegri per il ruolo di commissario tecnico degli azzurri: “Sarebbe perfetto, perché nella gestione degli uomini e bravissimo“. Con Allegri a piede libero, fossimo in Spalletti non dormiremmo sonni tranquilli.
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