Continua il momento delicato per la squadra bianconera, con il tecnico che al momento è stato confermato dalla società
La Juventus è in crisi nera, ma per il momento Thiago Motta resta in sella dopo la fiducia confermatagli dalla dirigenza e dal Dt Giuntoli dopo l’ennesimo crollo sul campo della Fiorentina.
La posizione dell’allenatore italo-brasiliano è sempre più delicata e alla ripresa del campionato contro il Genoa e non sono ammessi nuovi passi falsi. La Juve, dopo le cocenti eliminazioni dalle coppe, non può perdere anche il treno Champions, fondamentale per il progetto sportivo e le finanze del club bianconero. Intanto la società ha fatto quadrato intorno al tecnico, chiedendogli maggiore empatia con il gruppo e compattezza nella fase difensiva dopo i sette gol rimediati nelle ultime due gare con Atalanta e Fiorentina.
Intanto a soffermarsi sul periodo delicato della Juventus è un grande ex come Marco Tardelli: “Tutto è iniziato con l’allontanamento di Massimiliano Allegri, che nonostante la qualificazione in Champions e la vittoria in Coppa Italia, è stato licenziato. Un allontanamento inspiegabile se non con la volontà di cambiare radicalmente le regole“, spiega l’ex centrocampista al quotidiano ‘La Stampa’.
Tardelli punta il dito poi contro Thiago Motta: “Giuntoli si è mosso bene sul mercato, ha soddisfatto la tifoseria e l’allenatore. Un allenatore però che ha creduto che solo lui fosse determinante, dimenticando che i giocatori sono la squadra, lo spogliatoio e gli unici veri attori del calcio. Danilo e Rabiot due possibili capitani, forse in loro avrebbe potuto trovare quel capitano d’esperienza che gli sarebbe servito per la gestione di uno spogliatoio in questo momento così apatico e distante dall’allenatore”.
Infine sui giocatori, involuti e in difficoltà: “Vlahovic è scomparso dai radar, l’uomo che poteva e doveva aiutare una Juventus in difficoltà è diventato un nemico, un goleador messo alla gogna. Kolo Muani aveva dato una speranza ai tifosi che sembra già svanito adesso e probabilmente anche in futuro. Lo stesso Yildiz che doveva essere l’astro nascente è in grande difficoltà, McKennie è stato il giocatore più continuo e ricordiamo che all’inizio del campionato era in partenza. Non è possibile che tutti i giocatori non riescano a rendere per quello che valgono. È necessario un bel bagno d’umiltà da parte di tutti”, conclude Tardelli.
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