In Serie A si torna a discutere in maniera importante degli episodi arbitrali e della gestione del Var, oltre che di un Conte “molto furbo”
Turno di campionato movimentato quello appena trascorso, già dal venerdì con l’episodio controverso in Como-Juventus per il fallo di mano di Gatti ritenuto non punibile dal Var Guida. Ma da discutere c’è stato anche sul campo, dalla stessa prestazione opaca dei bianconeri alla goleada della Lazio che può far tornare Nesta sulla panchina del Monza. E ovviamente il pareggio inaspettato della capolista Napoli in casa contro l’Udinese. Tante occasioni, ma per entrambe, soprattutto nel primo tempo mentre nella ripresa è mancato lo sprint agli azzurri che poi hanno perso anche qualità e lucidità.
A ‘Radio Radio’ se ne parla largamente di Antonio Conte e delle sue parole nel postpartita che fissano l’obiettivo alla zona Europa. Tony Damascelli allora analizza: “Conte è molto furbo. Abbiamo quindi scoperto che il Napoli ha preso Conte, Buongiorno, McTominay e Lukaku per arrivare nei primi quattro. Lui è furbo, basta cascarci. Il Napoli è stato ripetitivo, l’Udinese poteva anche approfittarne, era più reattiva. Le scelte nel secondo tempo mostrano un nervosismo mascherato bene da Conte. Che giocano sempre gli stessi è una bugia. O comunque bisogna chiedersi perché accade”.
Ma argomento centrale, come accennato, sono tornati ad essere purtroppo gli errori e gli episodi arbitrali, a partire da Gatti in Como-Juve a Empoli-Milan sia per il rosso a Tomori con Colombo probabilmente in fuorigioco che per la non espulsione di Cacace per il fallo su Walker.
“Gli arbitri fanno il loro mestiere, influenzare il risultato. C’è una confusione nell’applicazione del regolamento. La cosa evidente è il fuorigioco fischiato se uno è oltre con il naso o il cervello, in contraddizione con lo spirito del gioco – continua ancora il giornalista Tony Damascelli a ‘Radio Radio’ -. Nessuna sorpresa sulle direzioni di Pairetto, Feliciani, Aureliano e altri. Ognuno applica il regolamento a proprio piacimento e questo falsa la partita. Non parlo di corruzione ma di incapacità dovuta alla confusione del regolamento. Difficile per un arbitro. Il fallo di mano è una roba comica. Però va detto che ci sono truffatori oltre che tuffatori, cadono come se fossero fucilati in corsa. Non è giusto, la colpa è dell’arbitro o del Var ma questi sono complici. A parte il caso Mertens che dovrebbe essere squalificato“. Il riferimento è al rigore assegnato al Galatasaray per un contatto largamente accentuato dal belga e che ha portato addirittura l’Adana Demirspor ad abbandonare il campo per protesta.
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