Il Giudice Sportivo non ha ancora ratificato il risultato della gara e potrebbe ribaltare l’esito del campo con uno 0-3 a tavolino
Dal punto di vista giuridico, la forma conta più della sostanza. Questo vale anche nel calcio e perciò non sorprende quanto sta accadendo in Italia. Ancora una volta il risultato del campo potrebbe essere ribaltato in tribunale dal Giudice Sportivo.
Domenica scorsa il Mestre ha battuto il Lavis 2-1 grazie ai gol di Vianni e Bangal, inframezzati dal momentaneo pareggio di Ceccarini in una gara valida per la 18esima giornata del campionato di Serie D, girone C. Tre punti che avrebbero permesso ai veneti di uscire dalla zona play out, mentre la formazione trentina resta in ultima posizione. Ma, appunto, bisogna usare il condizionale perché come si apprende da una nota ufficiale della Figc, il risultato non è stato omologato dal giudice sportivo di categoria.
I rossoblu, fa sapere la stessa Lega Nazionale Dilettanti, hanno presentato ricorso ufficiale entro i termini stabiliti dall’articolo 67 del Codice di Giustizia Sportiva.
Secondo le prime ricostruzioni, la squadra di mister Manfioletti avrebbe denunciato il fatto che i padroni di casa avrebbero schierato un calciatore che non aveva ancora scontato una giornata di squalifica. Qualora il ricorso dovesse essere accolto dal Giudice Sportivo, il risultato del campo verrebbe ribaltato ed il Lavis otterrebbe la vittoria per 3-0 a tavolino contro il Mestre. Non resta che attendere la sentenza che potrebbe riscrivere la classifica.
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