Dopo quasi tre mesi la proprietà americana giallorossa torna a farsi vedere nella capitale: Ryan ha incontrato la squadra, ma lo attendono altre riunioni
“Il mese di dicembre ci dirà chi siamo”. Claudio Ranieri ha mandato un messaggio molto chiaro nella conferenza prima di Roma-Lecce, in programma domani sera all’Olimpico. Uno scontro salvezza, questo dice la classifica con le due squadre appaiate a quota 13 punti, appena due di vantaggio sulla terzultimo, il Como.
Dopo quattro sconfitte di fila tra Juric e Ranieri, i giallorossi ora sono obbligati a rialzarsi e centrare una vittoria che manca dall’1-0 al Torino di oltre un mese fa. Un momento quindi decisivo per tutti, dal tecnico alla squadra e alla dirigenza. Anche per questo oggi è arrivato nella capitale Ryan Friedkin (senza quindi papà Dan), vicepresidente della Roma, dando un segnale di vicinanza ai calciatori e non solo. Anche ai tifosi, che fino all’ultima gara in casa, quella persa col Bologna che è costata la panchina a Juric, hanno contestato senza remore la società. L’arrivo di Ranieri ha magicamente calmato gli animi cominciando a ricompattare l’ambiente. “Ora i Friedkin hanno capito gli errori del passato”, hanno detto in coro lo stesso Ranieri e il ds Ghisolfi.
Difficile che questo però eviti i fischi a Ryan domani all’Olimpico quando si farà vedere sugli spalti. I mesi precedenti, da De Rossi alla totale assenza fisica e mediatica, non possono essere cancellati in un minuto con un colpo di spugna.
Era da settembre che i Friedkin non si facevano vedere a Roma, proprio per l’esonero di DDR. Poi nient’altro, visto che l’incontro e la trattativa con Ranieri si è svolta a Londra, dove si trova la sede operativa degli imprenditori texani in Europa.
Ryan ha incontrato la squadra e l’allenatore, nei prossimi giorni dovrebbero anche andare in scena delle riunioni con altri membri del management. All’ordine del giorno ci sarà anche la questione stadio, con il sindaco Gualtieri e il General Counsel Lorenzo Vitali che hanno annunciato la presentazione del progetto definitivo nel giro di poche settimane. E ovviamente la questione nuovo Ceo, ruolo rimasto vacante dopo l’addio di Lina Souloukou. Tra le opzioni resta sempre Giovanni Carnevali, che continua a strizzare l’occhio ai Friedkin nelle interviste: “Non ci sono stati contatti fino ad ora, ma se chiamasse la Roma ci penserei. È un club di livello mondiale”.
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