Accordo per la rescissione: Pogba e la Juventus si dicono di nuovo addio

Il contratto del francese scadeva a giugno 2026. Manca solo l’annuncio ufficiale del club bianconero

È finita la seconda avventura di Paul Pogba con la maglia della Juventus. Il club bianconero e il centrocampista francese hanno trovato l’accordo per la risoluzione del contratto in scadenza a giugno 2026. Manca solo l’ufficialità.

Pogba potrà tornare a giocare il prossimo marzo, quando scadrà la squalifica per doping. Squalifica che, lo scorso 4 ottobre, il Tribunale Arbitrale dello Sport aveva ridotto da 4 anni a 18 mesi.

Dopo la decisione del TAS, Pogba aveva manifestato l’intenzione di proseguire la sua esperienza in bianconero, fino alla sospensione a dir poco disastrosa e fallimentare (appena 10 presenze) a causa dei molteplici infortuni.

“Sono disposto a rinunciare anche a dei soldi pur di giocare ancora nella Juve. Voglio tornare – dichiarò a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Sarà un nuovo Pogba: più affamato, più saggio e più forte. Mi sono allenato da solo con i preparatori in questo anno e sono pronto a tornare alla normalità nel 2025. Il mio desiderio è soltanto uno, giocare a calcio”.

Le risposte di Giuntoli e Motta, tuttavia, furono piuttosto fredde, per non dire gelide. Il tecnico ne parlò come di un ex giocatore. Le sue dichiarazioni ferirono il classe ’94: “Mi ha fatto male sentire parlare di me al passato“, disse a ‘L’Equipe’.

Juventus, MLS e Arabia per Pogba: ma in cima alle sue preferenze c’è la permanenza in Europa

Per Pogba potrebbero presentarsi delle opportunità da MLS e Arabia Saudita, anche se il suo desiderio è quello di rimanere in Europa. Di ripartire restando nel calcio che conta, del resto solo in questo modo avrebbe delle chance di riconquistarsi la maglia della Nazionale.

A proposito di permanenza nel Vecchio Continente, per il 31enne si è parlato per giorni di un approdo al Marsiglia di De Zerbi. A ‘sponsorizzarlo’ il connazionale e amico Patrice Evra. Ad oggi, però, non sembra esserci spazio nell’OM. Da escludere, infine, la Serie A, visto che nessuno dei grandi club sembra disposto a scommettere su di lui.