Il giorno dopo il derby scudetto si parla ancora dei tanti episodi arbitrali di Milan-Inter, finita con tre espulsi. Dubbi su un rigore, ma nessun replay e Var muto
L’Inter è campione d’Italia per la ventesima volta nella sua storia. E la conquista della seconda stella è arrivata nel modo che ogni tifoso sognava: vincendo il derby in casa del Milan in una partita tirata fino al triplice fischio finale arrivato oltre il 97esimo minuto.
Un derby della Madonnina che si è acceso molto nei minuti di recupero, con ben tre espulsi. Prima Theo Hernandez e Dumfries – sanzionati con un turno di squalifica a testa – che si sono resi protagonisti in negativo di una rissa scaturita dopo un fallo di Leao su Frattesi a centrocampo. Poi l’arbitro Colombo ha sventolato il cartellino rosso in faccia a Calabria: il capitano dei rossoneri è stato fermato per due giornate dal Giudice Sportivo, reo di aver colpito con un pugno sul volto proprio il centrocampista nerazzurro prima dell’ultimo calcio d’angolo della partita. Un corner battuto male da Bennacer, con il pallone che non è andato oltre il prima palo dove era appostato Mkhitaryan, il quale ha liberato l’area di rigore inducendo il direttore di gara di Como a sancire la fine delle ostilità.
Al triplice fischio finale, come era normale che fosse, è iniziata la festa in campo dei giocatori dell’Inter. Mentre quelli del Milan esprimevano tutta la loro amarezza per non essere riusciti a dare una piccola gioia ai propri tifosi in una stagione alquanto negativa.
Le telecamere hanno inquadrato prima Simone Inzaghi ed il suo staff, poi i vari calciatori nerazzurri che si dirigevano verso la Curva Nord per celebrare il titolo numero 20. Non è stato quindi mostrato alcun replay dell’ultima azione, ma in diretta si è notato che Maignan, salito in area avversaria per l’ultimo disperato tentativo di trovare il gol del 2-2, è finito a terra. Il portiere rossonero è andato a contrasto con de Vrij: dall’unica inquadratura proposta, si vede che il difensore olandese allarga un po’ la gamba destra entrando in contatto con l’avversario che sembra a sua volta aiutarsi con le braccia. Colombo era ben posizionato e c’è da pensare che abbia visto e giudicato l’episodio in campo: in ogni caso non si sarebbe trattato di un chiaro ed evidente errore che avrebbe potuto portare alla revisione al Var qualora avesse fischiato fallo in attacco per trasformarlo in rigore. O forse sarebbe meglio dire rigorino.
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