Luciano Spalletti carica gli Azzurri in vista degli Europei in Germania e punta anche al Mondiale: il retroscena sull’addio alla panchina
L’Italia è ripartita con Luciano Spalletti e adesso vuole difendere nel migliore dei modi il titolo conquistato agli Europei nel 2021 nella rassegna estiva in Germania.
L’ex allenatore del Napoli punta ad arrivare fino in fondo e si proietta anche sul Mondiale, che manca da ben due edizioni agli Azzurri dopo le mancate partecipazioni con Ventura e Mancini: “Ho bisogno di far venire fuori una Nazionale forte, non mi accontento di nulla. Voglio vincere l’Europeo e poi voglio vincere il Mondiale – dichiara Spalletti alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Poi possiamo uscire anche subito, ma i discorsi che faccio alla squadra sono quelli che si aspettano tutti gli italiani: noi si va in Germania per vincere, non per partecipare. Lo richiede la nostra storia. Per questo dobbiamo scegliere ragazzi propositivi, affidabili, con entusiasmo. Chi non ha queste caratteristiche può stare a casa, non ci serve. Voglio un gruppo sano e lasciare un’orma in questi tre anni, poi posso anche smettere. Magari cambierò ruolo dopo la Nazionale perché avrò difficoltà dopo l’Italia a fare ancora l’allenatore”.
Nella lista dei convocati per Euro 2024 potrebbero anche esserci delle sorprese: “Buongiorno è fortissimo, Bellanova una forza della natura, Calafiori è pronto, Fabbian una sorpresa, Gaetano ora gioca, Folorunsho una belva e poi Cambiaso, Baldanzi, Lucca, Carnesecchi, Di Gregorio, Provedel… Nella rosa ci possono essere petali nuovi”, dice Spalletti parlando delle nuove leve.
Sulle rivelazioni del campionato di Serie A: “Nel Bologna rivedo molte cose del mio Napoli, gioca un calcio europeo. Sovraccarico intorno alla palla e scambio continuo di posizioni mantenendo un equilibrio di squadra. L’Atalanta non è più una sorpresa: ha completato il suo percorso, è una squadra matura, solida. E poi ha Koopmeiners“. Infine sul Napoli e la crisi della sua ex squadra, Spalletti punge il patron De Laurentiis: “Ce ne sono 4-5 in giro e non mi riferisco ai figli… C’è quello grato, quello malinconico, quello rancoroso, quello retroscenista. Gli auguro di centrare il Mondiale per Club che garantisce enormi introiti, nel ranking del Napoli c’è anche la mia mano”.
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