Superlega+e+non+solo%3A+un%26%238217%3Baltra+sentenza+rivoluziona+il+calcio
calciomercatoit
/2023/12/21/superlega-e-non-solo-unaltra-sentenza-rivoluziona-il-calcio/amp/
Categories: Notizie

Superlega e non solo: un’altra sentenza rivoluziona il calcio

Non solo la Superlega: arriva un’altra sentenza storica che potrebbe radicalmente cambiare il mondo del calcio

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea nelle scorse ore si è espressa sulla Superlega, ma non solo: spunta un’altra sentenza che può segnare il mondo del calcio.

Pallone (LaPresse) – Calciomercato.it

La giornata odierna è stata scandita dal “caso” della Superlega, ma un’altra sentenza della Corte di Giustizia Europea tocca in modo diretto il mondo del calcio. Tutto nasce dal caso sollevato dall’Anversa e ora la decisione dei giudici può radicalmente cambiare un dettaglio tutt’altro che secondario del calcio europeo.

La sentenza pubblicata nelle scorse ore, infatti, riguarda l’inserimento di un numero minimo (ovvero 8) di calciatori formati nel proprio vivaio nelle liste che le società devono presentare per poter partecipare annualmente alle competizioni UEFA. Un caso sollevato dal club belga dell’Anversa relativamente al 37enne Lior Refaelov, calciatore di nazionalità israeliana, già in forza all’Anversa stesso e all’Anderlecht e oggi al Maccabi Haifa.

Superlega e non solo: la sentenza sui giocatori dei vivai

Nella sentenza della corte i giudici spiegano che la Uefa chiede alle società di avere un numero minimo di “giocatori autoctoni” nelle loro squadre. Una norma simile a quella adottata dalla URBSFA, la Federcalcio belga.

Champions League (LaPresse) – Calciomercato.it

La norma Uefa è stata impugnata da Anversa e Lior Refaelov, oggi in forza al Maccabi Haif. La Corte ha confermato che le norme Uefa e della Federcalcio belga rientrano nel diritto dell’Unione, ma per quanto concerne le norme sulla concorrenza, la Corte ritiene che la normativa relativa ai giocatori cresciuti nei vivai del club potrebbe essere “restrittiva” per le società. Ad ogni modo, dovrà essere il giudice nazionale a valutare se tali norme restringono effettivamente la concorrenza a causa del loro stesso oggetto o dei loro effetti reali o potenziali.

Nella sentenza, La Corte parla anche di “discriminazione dei giocatori, ritenendo che la norma in vigore “possa dar luogo ad una discriminazione indiretta, fondata sulla nazionalità, nei confronti di giocatori provenienti da altri Stati membri”.

Paolo Siotto

Classe ’93 e giornalista pubblicista dal 2015. Dal calcio alla cronaca, sempre seguendo il filo diretto dell’informazione.

Recent Posts

DIRETTA | Serie A, Savicevic duro su Adzic: “Non si può crescere così” – Tutte le news del 5 dicembre LIVE

In archivio gli ottavi di finale di Coppa Italia, ci avviciniamo al weekend di campionato:…

6 minuti ago

Sorteggio gironi Mondiale 2026: Italia con Canada, Svizzera e Qatar se si qualifica

Spagna, Argentina, Francia e Inghilterra non si affronterebbero fino alle semifinali in caso di successo…

2 ore ago

Scandalo scommesse in Turchia: coinvolti anche Galatasaray e Fenerbahce

Terremoto nel calcio turco: 35 arresti tra calciatori, dirigenti e arbitri Riecco il calcioscommesse, ma…

3 ore ago

Come cambia l’Inter: proseguono i contatti per Kone, un big con la valigia pronta

Le ultime sui nerazzurri nella nuova puntata di Ti Amo Calciomercato Tanta Inter nell'ultima puntata…

4 ore ago

Soffia il vento del rinnovamento, Spileers è il futuro: Inter, Juve e Milan, fate in fretta

Sono momenti di riflessione per i maggiori club, italiani e non solo, in vista dell'imminente…

5 ore ago

“La Juve ha violato il regolamento della Lega”: scoppia il caso prima di Napoli

Il dibattito sulla gara di domenica sera si accende per via di una decisione particolare…

6 ore ago