Lo svedese è pronto a far ritorno, ma potrebbe non essere l’unico innesto per i rossoneri. Nel frattempo Cardinale si reca a Milanello
Ieri qualcuno si aspettava un intervento di un dirigente al termine di Milan-Borussia Dortmund. Qualcuno che provasse a spiegare cosa fosse successo e cosa aveva significato quel pesante ko. Nulla di tutto questo. A parlare nel post gara a San Siro sono stati, invece, solamente i giocatori e ovviamente Stefano Pioli.
Un Pioli che in conferenza – “Ho parlato con i dirigenti nei corridoi di San Siro, come faccio sempre” – ha dato l’impressione che nulla di così catastrofico fosse successo. Il Milan è praticamente fuori dalla Champions League, l’infermeria è piena e San Siro ha smesso di crederci: è questa la realtà che al momento non sembra avere conseguenze.
Pioli si sta aggrappando al fatto che in questi anni il suo Milan ha dimostrato di risorgere come una Araba Fenice dalle proprie ceneri. Stavolta, però, tutto appare diverso e le ceneri potrebbe portarsele via il vento. Ma un eventuale esonero di Pioli non risolverebbe di certo tutti i problemi strutturali di questo Milan. Il lavoro di squadra di Gerry Cardinale non sta funzionando in pieno, perché il team – è sotto gli occhi di tutti – non è al completo.
Paolo Maldini e Frederic Massara, d’altronde, non sono mai stati sostituiti: Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani, così come Stefano Pioli, hanno, però, avuto più poteri.
Una scelta che al momento non sta pagando. Che manchi un uomo di campo è noto a tutti da giugno e il ritorno di Ibrahimovic, che non sarà sempre a Milanello, risolverà solo in parte il problema. Problema, che era riemerso pochi giorni fa a Lecce, quando Pioli, di fatto, si è ritrovato da solo, visto che i dirigenti erano impegnati altrove (Furlani a Dubai per l’inaugurazione di Casa Milan e Moncada per un blitz di mercato fuori dai confini italiani).
Serve, dunque, altro, serve un dirigente con personalità, che segua costantemente la squadra, e che vada davanti alle telecamere. Un dirigente che non distragga Moncada e Furlani dai loro lavori, che hanno dimostrato di saper fare più che bene.
Nel frattempo, c’è da registrare un vero e proprio blitz a Milanello da parte di Gerry Cardinale, per mostrare la sua vicinanza alla squadra, per spronarla dopo il ko contro il Borussia Dortmund. Inevitabilmente ci sarà anche un confronto con Stefano Pioli e con i dirigenti. Il numero uno di RedBird, però, non potrà certo stare sempre a Carnago.
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