La Juventus torna in campo contro la Lazio dell’ex Maurizio Sarri. All’Allianz Stadium in scena la gara valevole per la quarta giornata di Serie A. I bianconeri trovano i primi 3 punti in casa, per i biancocelesti una sola vittoria in quattro gare
Un prova convincente per la Juventus, abile a non dare spazi alla manovra della Lazio e a colpire. I padroni di casa vincono per 3-1, grazie al gol di Chiesa e alla doppietta di uno scatenato Vlahovic. Per la Lazio in rete Luis Alberto con un bel destro.
JUVENTUS
Szczesny 6: copre i pali nelle occasioni che viene chiamato in causa, uscendo se necessario. Non può nulla sul tiro a giro di Luis Alberto.
Gatti 6: viene puntato a più riprese dagli avanti della Lazio ma tiene la posizione, non senza qualche difficoltà, ma regge l’urto. Può migliorare, per farlo deve giocare con continuità.
Bremer 6: attento in fase di copertura e sulle marcature preventive. Non sempre preciso con in piedi in uscita. Dà una palla scomoda a Cambiaso, che poi pasticcia a sua volta in occasione del gol capitolino.
Danilo 6: guida la linea difensiva senza particolari grattacapi, si vede meno di altre volte in avanti ma è sempre attento a non concedere spazio alle proprie spalle. Oggi non serviva spingere, data la fluida manovra offensiva, e pensa principalmente a coprire.
McKennie 6,5: impiegato nel “nuovo” ruolo di esterno allegriano, interpreta bene la parte, spingendo, coprendo e sbagliando poco, anche in fase di non possesso. Certo, non ha la gamba dell’esterno puro, ma è funzionale negli equilibri della Juventus. (Dal 72′ Weah 6: entra con determinazione e una buona gamba. Viene arginato dalla difesa laziale e nell’unica occasione, sbaglia da pochi passi. Macchia così una uscita comunque sufficiente).
Miretti 6,5: in grande spolvero dopo la permanenza con l’Italia U21. Nel corso del primo tempo è un fattore decisivo in tutte le transizioni della Juventus, dalla propria metà campo all’area della Lazio. Ci prova anche in una occasione ma non trova la porta, ma la giornata è di quelle giuste per il 2003 di Pinerolo. (Dal 59′ Fagioli 6: entra con un buon piglio e sbaglia poco. Può prendersi qualche responsabilità in più, ma gioca bene tutte i palloni a disposizione).
Locatelli 6,5: la manovra della Juve passa spesso e volentieri dai suoi piedi che, quando gioca a due tocchi, dà ritmo a tutto l’XI bianconero. Sempre più a suo agio nel ruolo di play, sbaglia poco o nulla.
Rabiot 6,5: Meglio nel primo tempo in fase di costruzione, rispetto alla ripresa. Nel secondo tempo però, in avvio di frazione, ci prova in un paio di occasioni ed è bravo Provedel a negargli il gol di testa. E’ lui a servire a Chiesa la palla del gol, appoggiando coi giusti tempi.
Kostic 6: Trova ancora la maglia da titolare come contro l’Empoli. Prestazione ordinata, ma la condizione fisica sta crescendo e si vede. Può spingere di più ed essere più incisivo in fase offensiva, anche se ci prova in una occasione. (Dal 59′ Cambiaso 5: era entrato bene in partita, ma perde una palla sanguinosa in uscita che porta alla rete di Luis Alberto, forse messo in difficoltà dal passaggio di Breme, lui sbaglia e non scarica. Vuole girarsi e combina la frittata).
Chiesa 7: forse Allegri ci ha visto lungo. Messo più vicino alla porta, è una minaccia costante, può andare a destra e a sinistra. I laziali non riescono a fermarlo… ah già, trova anche la rete, la terza del suo campionato. (Dall’83’ Milik 6: entra subito nel ritmo gara e aiuta la squadra a stare su. Ci prova nel finale di testa).
Vlahovic 7: sfrutta il primo pallone utile trovando una conclusione col piede debole, di contro balzo, da centravanti vero. Corre, gioca e segna ancora nella ripresa, con un’altra perla ancora di destro. Inesauribile e letale quest’oggi. (Dall’83’ Kean 6: ingresso valido, prova a duettare con Milik e cerca anche la rete. Ha voglia e si vede).
All. Allegri 6,5: bella prestazione della sua Juve, oggi difficile imputare qualcosa al mister livornese. Azzecca la formazione e i cambi, la squadra risponde presente e il tandem Chiesa-Vlahovic pare funzionale. Chi entra, poi, lo fa con la testa e con lo spirito giusto.
LAZIO
Provedel 5,5: non che siano colpa sua, ma prende due gol sul proprio palo. Poi tiene in piedi la Lazio in qualche modo con più di una parata importante. E anche sul terzo gol qualche dubbio resta.
Marusic 5: discreto in fase offensiva, dove si fa sentire anche fisicamente, si muove in profondità come quasi mai fa. Ma in fase difensiva male. Nei primi minuti regala un pallone clamoroso in area su cui chiude Kamada, poi fa altri due o tre erroracci. E sul terzo gol male anche lui.
Casale 4,5: brutta prestazione. Tra calci piazzati e palla in movimento perde la marcatura quasi sempre. Non facile difendere sul gol di Vlahovic, ma resta che doveva essere più reattivo invece si addormenta. Stessa cosa in altre situazioni di marca juventina. Un disastro pure sul terzo gol.
Romagnoli 5: oggi pure lui non perfetto, anche se sbaglia un po’ meno rispetto al compagno ed è più protagonista del match. Anche lui in alcuni palloni alti si perde un po’. E sul gol di Vlahovic pure lui non è il massimo.
Hysaj 5: primo tempo completamente anonimo. Non sappiamo se per quel problema all’occhio o per poca lucidità e predisposizione. Ma è così. Dal 46′ Pellegrini 6: un po’ più propositivo, quello è sicuro. Presente in entrambe le fasi, ma alla fine porta poco.
Kamada 6,5: in fase offensiva è una spina nel fianco costante. Si butta dentro con frequenza impressionante, a volte sbaglia ma è praticamente la vera punta della Lazio con Immobile che gira intorno. Importantissimo sulla trequarti nel legare i due esterni e la punta. Il problema è che la mezzala deve pure difendere e lui non lo fa. O lo fa malissimo. Ed è un problema grosso. Bravissimo a recuperare il pallone del gol di Luis Alberto. Dal 78′ Guendouzi sv
Cataldi 5,5: partitaccia. Non che faccia male o che sbagli chissà cosa. Non è però abbastanza protagonista nel match, è poco reattivo e determinante anche a livello fisico. Dal 46′ Rovella 6: un buon secondo tempo. Bene tecnicamente e fisicamente, può fare senza dubbio quel ruolo con caratteristiche diverse.
Luis Alberto 7: da subito la luce prima, durante e in fondo al tunnel. Dominatore assoluto del match nel palleggio, nella presenza, nel determinare il livello della propria squadra. Non sbaglia mezzo pallone, è una continua delizia. Segna un gol da attaccante, opportunista. Trascinatore.
Felipe Anderson 5: moscio, come gli succede troppo spesso. Eppure quando gli capita dà l’impressione di poter lasciare il segno, ma sparisce, si nasconde, sbaglia appoggi semplici. Dal 73′ Pedro 5,5: si vede poco, ma la Lazio è scarica al suo ingresso.
Immobile 4,5: non difende bene il pallone su Bremer nel primo gol juventino, poi arriva troppo spesso in ritardo, fa continui errori tecnici, ha difficoltà a fare una giocata pulita. Merito della difesa della Juve che non gli dà respiro, ma anche lui sembra lontanissimo parente del vero Ciro. Male. Dal 68′ Castellanos 5,5: entra quando la Juventus riprende in mano la partita e la Lazio arriva col fiato corto. Ha poca possibilità di incidere e di palloni giocabili poca roba.
Zaccagni 6: parte malino, poi sale in cattedra e punta tutti quelli che gli capitano a tiro. Li supera sempre, rientra, ma non ha mai manforte dal terzino di riferimento. Qualche imprecisione, ma è un moto perpetuo e pericoloso. Gli manca la pericolosità, la porta non la vede mai.
All. Sarri 5: va detto che la Lazio non meriterebbe di perdere. Dal punto di vista del palleggio, della circolazione di palla, la costanza in tutta la partita, il recupero alto, gioca una partita di ottimo livello. Due problemi. Poca presenza in area e una fase difensiva tremenda. I tre gol presi sono, se analizzati, incredibili per marcature e uscite. La Lazio c’è, ma sette gol subiti in quattro partite sono un problema enorme. Così la questione è preoccupante.
JUVENTUS – LAZIO 3-1
Vlahovic 10′, 67′ (J), Chiesa (J) 26′, Luis Alberto 64′ (L)
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie (dal 72′ Weah), Miretti (dal 59′ Fagioli), Locatelli, Rabiot, Kostic (dal 59′ Cambiaso); Chiesa (dall’83’ Milik); Vlahovic (Dall’83’ Kean); All. Allegri.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Romagnoli, Casale, Hysaj (dal 46′ Pellegrini); Luis Alberto, Cataldi (dal 46′ Rovella), Kamada (dal 78′ Guendouzi); Zaccagni, Immobile (dal 69′ Castellanos), Anderson (dal 73′ Pedro). All. Sarri.
Arbitro: Maresca
Assistenti: Baccini, Pagliardini / IV: Ayroldi
VAR: Irrati / AVAR: Maggioni
Ammoniti: Miretti 8′ (J), Bremer 26′ (J), Gatti 61′ (J), Cambiaso 77′ (J), Pellegrini 85 ‘ (L)
Espulsi: /
Note: recupero 2′ pt, 6′ st
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