Il patron del club fallito ha avviato un’azione legale contro la Federcalcio italiana e la squadra guidata dal suo ex attaccante
Il mondo del calcio è sempre in guerra. L’ultimo, ma non l’ultimissimo scontro ha come protagonista l’ex patron e presidente di una delle squadre rivelazioni dei primi anni duemila.
Parliamo del Chievo Verona, fallito ufficialmente il 24 giugno 2022 per via di alcuni arretrati nei versamenti IVA. Il numero uno del club, Luca Campedelli, non si è dato mai per vinto ricorrendo alla fine al Consiglio di Stato. Anche questo organo, però, respinse il ricorso dando di fatto ragione alla FIGC che aveva escluso la squadra dal campionato di Serie B.
Di queste ore la notizia del ritorno alla ribalta di Campedelli, il quale ha fatto causa sia alla Federcalcio che alla Clivense, società che milita nel campionato di Serie D e che è nata dalle ceneri del Chievo. A guidarla c’è Sergio Pellissier, l’attaccante del Chievo dei ‘miracoli’ e, quindi, un ex giocatore dello stesso Campedelli.
Secondo ‘Il Gazzettino’, al Tribunale di Venezia, Campedelli ha presentato una azione legale chiedendo un risarcimento di ben 140 milioni di euro.
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