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PAGELLE E TABELLINO VERONA-ROMA 2-1: Rui Patricio male, Pellegrini non basta

Pagelle e tabellino di Verona-Roma, match valido per la 2a giornata del campionato di Serie A TIM 2023/24

Pellegrini (LaPresse) – calciomercato.it

VERONA

Montipò 6,5: primo tempo da incorniciare, fatto di enorme reattività su ogni pallone. Poche parate vere e proprie, ma controlla tutto. Sbaglia però nell’uscita sul gol di Aouar. Meno sicuro e più fortunato nel secondo tempo, ma tanto basta a portare a casa i tre punti.

Dawidowicz 6,5: Dybala lo punta spesso, dalla sua parte il Verona soffre di più perché la Roma gioca in prevalenza lì. Cerca di lavorare anche sull’aspetto mentale del match, cercando di stuzzicare soprattutto Dybala già ammonito. Non riesce nel suo intento. Si immola su Pellegrini nel finale.

Hien 7: il suo ritorno è fondamentale per il Verona e questa sera dimostra anche perché. Fisicamente regge alla grande nel primo tempo, non si avventura troppo ma limita alla grande Belotti. Partita praticamente perfetta, fino a 7 minuti dalla fine quando si fa buttare fuori per un fallo su Belotti. Difficile comunque da rimproverare. Per sua fortuna non mette in pericolo i tre punti.

Magnani 7: di testa sui calci piazzati sono tutte sue, è reattivo sui palloni che gravitano in area. Nel primo tempo è fondamentale con un salvataggio su Zalewski.

Terracciano 6: apre la partita con il tiro che Rui Patricio non trattiene e regala a Duda il primo gol. Poi resta guardingo, si fa vedere poco in avanti, ma lo fa con criterio. Dal 63′ Faraoni 5,5: ha voglia, si vede, ma a volta pasticcia col pallone. Rientro comunque positivo.

Hongla 7: va avanti e indietro senza soluzione di continuità, brucia la sua porzione di campo. Rerupera un sacco di palloni, dà una mano enorme ai suoi in tutte le fasi. Non cala mai, fa una prestazione vitale.

Duda 7: entra in tutti i momenti e le azioni decisive della partita. Brucia tutti da attaccante vero sul gol, lancia Ngonge sul raddoppio e bracca ogni pallone che passa dalle sue parti. Dal 71′ Bonazzoli 6: tocca pochi palloni, non per colpa sua.

Doig 6,5: in fase difensiva ne dà e ne prende, ma in generale Kristensen non fa particolarmente male. Bravo quando c’è da recuperare e far ripartire l’azione, lo fa sempre con lucidità qualità.

Folorunsho 7: pasticcia troppo spesso col pallone, sia quando deve gestirlo che quando deve smistarlo ma è volenteroso e sempre presente a offrire una soluzione ai compagni. Ma deve crescere, spreca troppo in ripartenza. Nella ripresa, quando si tratta di proteggere palla e allungare la squadra è fondamentale. Super recupero su Aouar. Dall’88’ Saponara sv

Ngonge 6,5: conferma la crescita con cui aveva finito lo scorso anno. Tocca sempre il pallone con qualità, il Verona si affida spesso ai suoi sprazzi e alle sue sgasate. A fine primo tempo la Roma gli spalanca la porta, lui accetta di entrare, evita alla grande Smalling e scarica alle spalle di Rui Patricio. Dal 63′ Serdar 6: si vede poco, ma si mette a disposizione della squadra con ottimo spirito e un paio di buoni interventi.

Djuric 6: partita complicata, gli si chiede di fare quello che sa fare. Lottare, colpire di testa, tenere palla e far salire la squadra, duellando con Smalling. Lo fa come può e con buona efficacia. Dall’88 Mboula sv

Allenatore: Marco Baroni 7: un primo tempo in cui il Verona fa tutto quello che ha preparato, giocando una partita clamorosa a livello difensivo. Con un pizzico di fortuna che lo accompagna anche nel resto della partita, ma che ci vuole contro una squadra comunque molto più forte. Subisce due pali, chiude in 10 quasi 9, l’Hellas tiene durissimo in qualche modo. Azzecca i cambi. Gira tutto bene e alla fine sì, è in testa alla classifica a punteggio pieno.

ROMA

Rui Patricio 4: il pasticcio sul gol non ha bisogno di descrizioni. Voleva bloccare il pallone, lo riconsegna incredibilmente a Duda mettendo in salita il match dopo 4 minuti. Poi non può nulla su Ngonge.

Mancini 6,5: si preoccupa di impostare dalla difesa, Doig non sfonda più di tanto dalla sua parte. Sfiora in gol nella ripresa di testa, mantiene i nervi saldi e chiude bene quando deve. Domina nella ripresa.

Smalling 5: oggi non perfetto. Non è chiaro se non è al top fisicamente o a livello di lucidità, ma non è preciso in diversi frangenti, scoperto sul secondo gol in cui si fa puntare facilmente anche da Ngonge che lo fulmina senza toccare il pallone.

Llorente 5: tra i peggiori nel primo tempo. Si perde Duda sul primo gol facendosi anticipare troppo facilmente. Non brillante anche dopo. Esce mestamente all’intervallo. Dal 46′ Aouar 6,5: dà una scossa dal primo secondo, dà del tu al pallone con i piedi e poi anche di testa. Il franco-algerino è reattivo nel depositare in rete il gol dell’1-2. Poi si spegne un po’.

Kristensen 5,5: un’altra partita non indimenticabile, per quando non da considerarsi negativa. Si propone con continuità, ma senza puntare l’uomo. Mette un paio di palloni interessanti, ma niente più. Dal 46′ Spinazzola 6: va a folate, conferma di non essere proprio in un grande momento ma macina palloni.

Pellegrini 6,5: insieme a Dybala il giocatore migliore per tecnica e talento. Lo mette tutto a disposizione dei compagni, si mette in mostra con un paio di giocate clamorose. La sensazione che dai suoi piedi possa nascere sempre qualcosa. Presente anche in fase di recupero palla. Sfiora un altro super gol a fine partita su punizione, ma è sfortunato e trova solo la traversa.

Cristante 6: prende la traversa dopo un colpo di testa bellissimo, gioca costantemente a ridosso dell’area avversaria provando a inserirsi. Crea superiorità, anzi parità visto che il Verona è tutto raccolto nella propria metà campo. Poi una partita in sostanza positiva, con qualche buono spunto.

Paredes 5: parte benino, tocca diversi palloni ma si spegne praticamente subito. Due conclusioni da fuori, entrambe da rivedere. Non si vede più e Mourinho lo toglie all’intervallo. Dal 46′ El Shaarawy 6: parte con un’occasione, poi si assenta dalla partita e bussa nuovamente nell’ultima mezz’ora, ma senza strafare.

Zalewski 6: inizio sprint, poi la Roma dalla sua parte frequenta poco preferendo Dybala che si muove soprattutto a destra. Non male, ma neanche particolarmente bene. Magnani gli cancella il gol del pareggio. Poi sfortunatissimo esce a inizio ripresa per un brutto colpo alla testa: speriamo bene… Dal 51′ Karsdorp 5,5: senza infamia e senza lode.

Dybala 6: serata tra luci e ombre per l’argentino. È sempre, sempre, nel vivo del gioco. Sbaglia poco dal punto di vista tecnico, ma per qualche motivo non sembra particolarmente ispirato. Si fa ammonire per simulazione, anche se ingiustamente. L’highlight peggiore resta il ghiaccio sulla coscia. Dal 68′ Solbakken 5,5: anche lui poca roba, qualche pallone di discreta fattura, ma mai un dribbling.

Belotti 6: conferma l’ottima verve soprattutto dal punto di vista fisico e mentale. Lotta sì, ma tiene pure una gran quantità di palloni, gioca benissimo con la squadra anche a livello tecnico. Si ‘guadagna’ pure il rosso di Hien. Un altro ottimo segnale.

Allenatore: Mourinho 5,5: la Roma subisce la doccia fredda con la papera di Rui Patricio, ma l’inizio era stato ottimo così come lo è la reazione rabbiosa e di buona qualità. Il Verona resiste in ogni modo, i giallorossi prendono due legni, perdono Dybala e Zalewski. Diciamo che la fortuna stasera non la assiste, visto che meriterebbe decisamente di più. Nel gioco meglio di sei giorni fa, ma il punteggio peggiora. Dopo due partite è a 1 punto contro Verona e Salernitana. In difesa va rivisto più di qualcosa, vedi il secondo gol.

Arbitro: Doveri 5,5: sbaglia più di qualche decisione in una partita non semplicissima. L’ammonizione per Dybala a inizio gara è sbagliata, poi il rigore assegnato alla Roma – a prescindere dal fuorigioco dell’argentino – non c’era perché Hongla tocca col petto. Mancano poi un paio di gialli, anche se ci può stare nella gestione iniziale. Poi tira fuori i cartellini tutti insieme, bene o male in maniera corretta. Ha bisogno del Var per il rosso a Hien, che resta al limite.

Verona-Roma, tabellino primo tempo

Marcatori: 4′ Duda (V), 45’+3 Ngonge (V), 56′ Aouar (R)

Ammoniti: Dybala (R), Aouar (R) Dawidowicz (V), Pellegrini (R), Baroni (V)

Espulsi: all’84’ Hien (V)

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Magnani; Terracciano (63′ Faraoni), Hongla, Duda (70′ Bonazzoli), Doig; Folorunsho (87′ Saponara), Ngonge (63′ Serdar); Djuric (87′ Mboula).
A disposizione: Berardi, Perilli, Amione, Cabal, Coppola, Faraoni, Joselito, Patané, Serdar, Cisse, Mboula, Saponara, Bonazzoli.
Allenatore: Marco Baroni

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente (45′ Spinazzola); Kristensen (45′ El Shaarawy), Pellegrini, Cristante, Paredes (45′ Aouar), Zalewski (50′ Karsdorp); Dybala (67′ Solbakken), Belotti.
A disposizione: Svilar, Boer, Ndicka, Karsdorp, Spinazzola, Celik, Aouar, Bove, Pisilli, Pagano, Solbakken, El Shaarawy.
Allenatore: Mourinho.

Arbitro: Doveri; Assistenti: Bresmes – Garzelli; Quarto Uomo: Zufferli; VAR: Nasca; AVAR: Paganessi.

Francesco Iucca

Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.

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