Assemblea di Lega riunita per i diritti tv, ma la situazione è un rebus: non filtra ottimismo
Aleggia un enorme rebus attorno alla questione inerente i diritti televisivi della Serie A per i prossimi cinque anni. Oggi l’assemblea di Lega si è riunita a Milano per svelare le offerte dei broadcaster.
La ‘Rai’ non ha presentato offerte per gli otto pacchetti previsti e anche ‘Amazon’ si è chiamata fuori. Come sottolinea ‘Calcio e Finanza’ sono state aperte le buste delle offerte per i diritti del campionato per il prossimo quinquennio e non ci sono buone notizie. Non è stato infatti raggiunto il minimo garantito di 1,2 miliardi di euro, per cui si procederà con una trattativa privata, con l’obiettivo di chiudere un accordo entro la fine di luglio.
Le offerte ricevute sono state inferiori al minimo garantito. Ci saranno quindi colloqui privati che coinvolgeranno ‘DAZN’, ‘Sky’ e ‘Mediaset’. All’elenco si sono defilate anche ‘Apple TV’, ‘Paramount’ e ‘Discovery’. In caso di co-esclusiva tra ‘Sky’ e ‘DAZN’, rimarrebbe scoperta la decima partita di ogni turno, quella del sabato sera, che vale intorno ai 180 milioni di euro annui. L’obiettivo della Lega è di superare i 927,5 milioni a stagione incassati da ‘DAZN’ e da ‘Sky’ per il triennio che si concluderà con la stagione 2023/24. In caso di offerte insoddisfacenti, l’Ad della Lega Luigi De Siervo aveva proposto la distribuzione diretta, o con fondo a sostegno, attraverso un canale della Lega Serie A.
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