Animi bollenti all’Olimpico tra Roma e Spezia, tra il rigore chiesto a gran voce dai giallorossi e il parapiglia tra Dybala e Amian
Nervi tesi, anzi tesissimi in Roma-Spezia. La Roma è a caccia dei tre punti che significherebbero Europa League certa, ma con i liguri è ancora ferma all’1-1. E la direzione di gara di Maresca fa perdere la pazienza ai giallorossi in campo.
Dopo un paio di episodi nel primo tempo, nella ripresa a scatenare definitivamente l’ira dei romanisti è un rigore non concesso per una spallata di Amian a Dybala, che resta a terra per un problema alla spalla sinistra. Mentre la Joya è soccorsa dallo staff medico, Mancini corre a bordocampo per parlare con Semplici, poi interviene anche il resto della panchina e il difensore della Roma discute – civilmente – anche con loro. I nervi comunque si scaldano, poi esplodono su un fallo a metà campo dopo un intervento non fischiato su Abraham. Qui è Dybala a togliere il pallone dalle mani di un avversario per riprendere in fretta il gioco. Quindi il parapiglia, con Dybala che mette per un istante le mani al volto del difensore spezzino, che cade a terra. Da lì continua il parapiglia e gli animi si scaldano ancora di più. E partono i cori dell’Olimpico a direttore di gara Maresca e in generale alla classe arbitrale: ‘C’avete rotto er ca…o’.
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