Sul fronte della giustizia sportiva, possibili sviluppi inattesi per la Juventus: le ultime sulle eventuali penalizzazioni
Si è concluso il mese di gennaio, con un mercato che prevedibilmente, visti gli scossoni societari e legati alla giustizia sportiva, non ha portato novità in entrata per la Juventus. Una sola operazione, in uscita, per i bianconeri, che hanno salutato McKennie, andato al Leeds. La concentrazione va, necessariamente, sui prossimi sviluppi giudiziari e sul campo, dove la squadra di Allegri deve reagire dopo gli ultimi risultati deludenti.
Domani, allo Stadium, i bianconeri scendono in campo in Coppa Italia contro la Lazio. Un appuntamento fondamentale, in palio un posto in semifinale contro l’Inter che può regalare nuovo entusiasmo e nuove prospettive per la stagione, in attesa dell’avvio del percorso in Europa League. Nel frattempo, la società, fuori dal campo, prepara la propria strategia difensiva sulla base delle motivazioni della sentenza della Corte d’Appello federale sul caso plusvalenze. Entro quattro settimane, il ricorso sarà presentato al Collegio di garanzia del Coni, per provare ad ottenere l’annullamento della sentenza e dunque della penalizzazione. Ma occhio anche a possibili nuovi scenari.
Nel prosieguo, la Juventus potrebbe finire, come sappiamo, a processo anche per altri filoni, a cominciare da quello sulla manovra stipendi. Dal quale, però, potrebbe, a sorpresa, non arrivare alcuna nuova penalizzazione.
E’ l’ipotesi avanzata dall’avvocato Roberto Afeltra, esperto di diritto sportivo, che in una intervista a ‘Tuttosport’ parla della penalizzazione che affligge attualmente la Juventus e spiega: “Nella sentenza, quasi la metà delle pagine si occupa dei chiarimenti sui vizi di forma eccepiti dalla Juventus. Evidentemente, obiezioni non avventate. Nelle motivazioni si trovano contraddizioni che fanno venire i brividi. La Juventus non può essere sanzionata per illecito sportivo, se è stata mandata a giudizio per l’articolo 31 comma 1 del codice e anche nella peggior lettura, ai sensi dell’articolo 4 comma 1 per i dirigenti. Ci sono comunque conseguenze importanti. La manovra stipendi rientra nella stessa fattispecie dell’articolo 4. Essendo già stata trattata la medesima contestazione, se il Collegio di garanzia confermasse la penalizzazione attuale, il fascicolo potrebbe essere archiviato per mancanza di interesse. La sentenza della Corte d’Appello può comunque essere impugnata perché da tanti profili può non superare il vaglio di legittimità”.
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