Juve e non solo, Pistocchi: “Terremoto nel calcio italiano”

Il giornalista a Calciomercato.it in onda sul canale Twitch di Tv Play: “C’è uno standard internazionale di valutazione che stabilisce quali plusvalenze sono lecite e quali no”

Maurizio Pistocchi è intervenuto a Calciomercato.it in onda sul canale Twitch di Tv Play proprio qualche istante dopo l’uscita della notizia della Procura di Torino che chiede alla FIGC di riaprire l’inchiesta sulle plusvalenze.

Juve e plusvalenze: parla Pistocchi a Tv Play
Allianz Stadium ©LaPresse

“Penso che domani mattina il presidente della FIGC dovrebbe costringere Chinè (il responsabile della Procura federale, ndr) a dare a dare le dimissioni – dice Pistocchi – C’è già stata un’inchiesta conclusa con un nulla di fatto. Oggi dopo quello che succede a Torino e la pubblicazione degli avvisi di garanzia avendo preso coscienza di una situazione imbarazzante, la procura federale decide di riaprire. Il discorso è semplice di analizzare. Se ne sono servite quasi tutte le squadre di Serie A per mettere a posto dei bilanci che altrimenti sarebbero stati da libri di tribunale”.

C’è un vero terremoto del calcio italiano che viene sottovalutato – sottolinea Pistocchi – Io poco tempo fa ho detto che la situazione della Juventus è gravissima per tutte le ripercussioni sul calcio italiano”.

Juventus, Pistocchi a Tv Play: “Elementi per un’azione penale”

“Se mandano tutto in cavalleria, il calcio perde definitivamente quel poco di credibilità. Il problema del calcio italiano? Non cambiano mai le persone. Il pesce puzza dalla testa”.

Juve e plusvalenze: parla Pistocchi a Tv Play
Pistocchi a Tv Play

Specificatamente sulla Juve, Pistocchi afferma a Tv Play che “La situazione dei bianconeri è diversa rispetto a quella delle altre squadre che non sono quotate in borsa. Ci sono gli elementi per una azione penale. Falso in bilancio, aggiotaggio e così via. Secondo quelle che sono le normative internazionali, in parecchi casi si è trattato di plusvalenze fittizie. Non ci sono stati scambi di denaro, ma è stato solo un modo di pareggiare i conti. È un problema. Abbiamo letto anche il discorso relativo agli stipendi. L’art.31 del codice di Giustizia sportiva è chiaro: in questi casi c’è la squalifica di un mese per ogni giocatore che ha avuto comportamento non corretto. Nonché sanzioni per il club”, ha concluso.

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