Caso Juventus, tra plusvalenze e Calciopoli: “Una sciocchezza”

Antonelli Angelini è intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play per parlare del caso della Juventus: le sue parole

La Juventus attende gli esisti dell’indagine della Procura di Torino e della possibile inchiesta sportiva.

Juventus, plusvalenze una sciocchezza
ALFREDO FALCONE

Un argomento che inevitabilmente tiene banco nelle discussioni calcistiche, con il campionato in pausa e i Mondiali che non vedono l’Italia presente. Proprio della Juventus ha parlato il giornalista Antonello Angelini, intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play.

ARBITRI – Le prime parole sono per la vicenda arbitri: “Sono altre le cose che non vanno nel mondo arbitrale. Il VAR deve essere a chiamata, l’arbitro deve prendersi la responsabilità di dire davanti a tanti spettatori che in quel caso non è calcio di rigore. Ci sono tanti casi in cui il VAR ha corretto decisioni esatte e giuste da parte degli arbitri. Io trovo che, due volte a partita, l’arbitro sia chiamato al VAR”.

JUVENTUS – Si passa quindi alla vicenda Juventus: “Ci deve essere un movimento da parte di tifosi, stampa e del mondo calcistico per far sì che questa vicenda cambi. Dobbiamo ricordare che quanto dice il pubblico ministero ha lo stesso valore di quello che dice l’avvocato. Ormai si definiscono magistrati tutte le figure e la gente che non ha studiato queste materie ovviamente si confonde. Quello che è stato chiesto è stata l’interruzione di Andrea Agnelli dal CDA: questa è la famosa custodia cautelare. Lui per questo si è dimesso, vedete come cambiano le cose”.

Juventus, Angelini: “Questione plusvalenze è una sciocchezza”

Angelini continua il suo intervento, facendo un parallelo tra il caso moderno e quanto accaduto nel 2006 con Calciopoli.

Juventus, Angelini: "Ricordate calciopoli?"
Andrea Agnelli © LaPresse

“Ad oggi, un giudice terzo ha detto che la storia delle plusvalenze è una sciocchezza – afferma il giornalista – . L’unica cosa che non ha potuto valutare è la questione delle tre mensilità. La storia di Calciopoli era lo stesso quadro presentato all’inizio o poi è cambiato. Non ci sono stati arbitri condannati, le partite non erano state truccate e così via. Lo stadio doveva crollare, ma non è crollato”.

Impostazioni privacy