Mondiali, non solo Germania. Un’altra nazionale durissima su Infantino

Continua a far discutere la questione sui diritti e alcuni simboli nascosti da parte delle autorità qatariote: dopo la Germania, un’altra federazione al Mondiale prende posizione in maniera durissima

Il quarto giorno di Mondiali in Qatar è stato senza dubbio quello della goleada della Spagna, della rimonta clamorosa e storica del Giappone ai danni della Germania ma soprattutto della protesta tedesca. Lo scatto dei giocatori in posa per la consueta foto prepartita, con la mano sulla bocca, e le conseguenti parole di ct, calciatori e istituzioni, hanno fatto il giro del mondo.

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Infantino © LaPresse

Ma la Mannschaft non è stata l’unica in queste ore a prendere duramente posizione a proposito del tema diritti civili e della fascia ‘One Love‘ proibita dalle autorità qatariote. Così come la foto della ministra tedesca accanto a Infantino, con la fascia ‘One Love’ mentre a Neuer è stata fatta coprire in campo, è stata ulteriormente simbolo di questa competizione. Anche la Danimarca, con una conferenza stampa, ha parlato della questione sbattendo i pugni e alzando la voce. In particolare il presidente della federcalcio Jesper Moller, l’ad Jakob Jensen e il dt Peter Moller.

La Danimarca contro Infantino: “Non lo sosterremo. È inaccettabile e riprovevole”

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Danimarca © LaPresse

Lo stesso Moller non ha firmato per la rielezione di Infantino: “È assolutamente inaccettabile e profondamente riprovevole quello che è successo. L’ho anche reso noto, e quindi non possiamo sostenere il presidente in relazione alla rielezione”, ha detto il presidente. Inoltre, nella conferenza stampa convocata dalla Danimarca, anche l’ad Jensen ha detto la sua sulle sanzioni minacciata dalla Fifa per chi indossasse la fascia, dall’ammonizione per il capitano a eventuali quarantene.

E rese note ieri: “Sebbene la FIFA abbia bloccato il nostro desiderio di allenarci con la nostra maglia con il messaggio sui diritti umani ‘Human Rights for All’ o giocare con la fascia da capitano ‘One Love’, il nostro lavoro e i nostri valori continuano. E lavoriamo sodo per garantire certe condizioni durante la Coppa del Mondo in relazione alla stampa libera e agli spettatori con arcobaleni che vengono respinti. È del tutto inaccettabile, e quindi continuiamo a lavorare con le altre sette nazioni nel gruppo di lavoro UEFA”. Alla conferenza stampa è stato anche sottolineato sia da Jesper Moller, Jakob Jensen e Peter Moller che giocatori e allenatore devono potersi concentrare sul calcio, e che le questioni riguardanti la politica è compito della federazione danese.

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