TV PLAY | Pecoraro allo scoperto: “Avrei chiesto le dimissioni”

Le dichiarazioni dell’ex Procuratore Capo della Figc nell’intervento a Calciomercato.it a proposito del caso D’Onofrio

Ho sempre avuto un’idea, ovvero che l’AIA dovesse rimanere nell’ambito della FIGC e non dovesse essere autonoma. In primis per evitare la giustizia domestica, cioè una giustizia interna con giudizi fra di loro, e in secondo luogo per avere poi un controllo da parte di autorità terze come la FIGC rispetto all’AIA. Tutto questo secondo me sta succedendo per la mancanza di un controllo e di regole preventive”. Così l’ex Procuratore Capo della Figc, Giuseppe Pecoraro, a Calciomercato.it in onda su Tv Play.

Caso D'Onofrio, parla Pecoraro ex procuratore Figc
Pecoraro, ex capo procuratore Figc, a Tv Play

Con Pecoraro si è parlato in maniera approfondita del caso/scandalo D’Onofrio che ha travolto il mondo arbitrale, ma in generale tutto il calcio italiano: “Cosa avrei fatto? Prima di tutto avrei controllato gli atti e che attività ha svolto il presidente dell’AIA nel momento in cui ha assunto o nominato D’Onofrio come procuratore degli arbitri – ha risposto l’ex Procuratore Capo della Federcalcio a Tv PlaySe ci sono delle omissioni o delle mancate valutazioni, avrei chiesto le dimissioni e fatto una relazione al presidente della FIGC come avvenuto in altre circostanze”.

Pecoraro a Tv Play: “La Procura Federale ha una sua autonomia per giudicare i fatti”

“Il presidente della FIGC ha comunque compiti di vigilanza su altri organi come l’AIA e alla luce della relazione il presidente della FIGC avrebbe poi agito di conseguenza – ha aggiunto Pecoraro – La Procura Federale ha una sua autonomia per giudicare i fatti per quanto riguarda i tesserati, quelli che non sono tesserati e per i quali c’è la vigilanza del presidente della FIGC, come abbiamo fatto in un paio di casi, facciamo una relazione dove mettiamo in evidenza i fatti che troviamo illegittimi e che sono alla base della relazione stessa”.

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